sabato 26 ottobre 2013

verso la Provenza: Genova

La prima tappa del nostro viaggio in Provenza l'abbiamo fatta ancora dentro a confini del bel paese.
A Genova, vicina abbastanza alla Francia da permetterci di varcare presto la frontiera il secondo giorno di viaggio.
Siam partiti da Casavecchia con un certo ritardo sulla tabella di marcia, perché partenze e congedi, anche quelli del trantran quotidiano, lì in cohousing sono sempre stati una questione lunga e prolissa: salutare tutti, il che significa una dozzina almeno di persone tra cohousers, ospiti, woofers e gente di passaggio, le due chiacchere che scappano sempre e una mezz'ora vola via così, che manco te ne accorgi.
Quando si era di fretta c'era l'usanza di sgattaiolare via con passo lesto e truffaldino...
Comunque una volta imboccata l'autostrada era quasi già ora di fermarsi ad imboccare Cora, quindi tappa autogrill, gnam gnam e via di nuovo in pista.
Piccolo inciso baby-friendly sull'autogrill: ormai un fasciatoio lo vi si trova sempre e anche per il pranzo sono un'ottima opportunità,Cora all'epoca aveva 11 mesi, con una mozzarella e un contorno misto di patate e fagiolini il suo pranzo era più che completo e abbiamo speso relativamente poco in denaro e ancor meno in tempo.
Una volta sfamata il viaggio è ripreso e lei dormiva sazia e felice.
Poi ovviamente di tappe ce ne sono state altre, il caffè, la pipì, la merenda, il pannolino...siamo arrivati a Genova mezza giornata dopo il previsto...non male eh?!
Quindi, tra trovare la pensione, parcheggiare, rinfrescarci e sgranchirci il tempo per la visita all'acquario non c'era più e il nostro programma di viaggio ha subito l'ennesimo scossone di assestamento.
Abbiamo concluso la giornata con pizza all'aperto in una via pedonale del centro, due passi, gelatino e nanna presto e l'acquario l'abbiamo recuperato il mattino dopo.






Non mi dilungherò sul tema animalista, è complesso, delicato e non è questa la sede.
So che quanto dirò potrebbe dare il la a lunghi e faziosi dibattiti, a discussioni stimolanti ricche di soggettivissime, e quindi relative, argomentazioni.
Ma non ho voglia di parteciparvi, perlomeno non qui e ora.
Dirò solo che nutro grandi riserve nei confronti di zoo e parchi safari.
Non mi interessa che "altrimenti i bambini non potrebbero mai vedere certi animali...".
Se è per questo forse i miei figli non vedranno mai l'Antartide o il Grand Canyon, non per questo riterrei opportuno che qualcuno si mettesse in testa di ghiacciare la Pianura Padana o di fendere per lungo gli Appennini e farne dei parchi a tema.
Il mondo è grande e bello e vario, e facciamocene una ragione, non è detto che sia tutto alla nostra portata o di nostra fruizione.
Detto ciò una volta dentro l'acquario di Genova, che ero effetivamente curiosa di vedere, mi son chiesta "perché sono qui?"
Non sono riuscita a darmi una risposta. Non avrei voluto essere lì, e lo stupore lasciava posto all'amarezza, vasca dopo vasca.





Forse mi aspettavo vasche più grandi, e non quelle bocce di cristallo leggermente sovradimensionate.
Forse ingenuamente credevo che una volta messo il pesce in acqua fosse più facile ricreare le condizioni tipiche del suo ambiente, pensando stupidamente che tanto mica gli sarebbe mancato il sole, la luce, l'aria, le correnti...stupidissima me.
E ci son voluti i pinguini, e la testuggine, per farmi rinsavire, poveri loro.
Comunque questa consapevolezza ha peso forma e solidità col tempo, non tutto in una volta.
Come spesso mi accade mi risulta difficile trarre conclusioni nell'immediato, ho bisogno di far sedimentare suggestioni e impressioni prima di ricavarne un'opinione lucida.
Anche a casa riguardando le foto, che per carità, son pure graziose, quella sensazione di disagio cresceva sempre più.
Ma ora è abbastanza solida e radicata in me da farmi dire che non ci andrò più.







Dopo essere stati all'acquario abbiamo sfamato Cora con un pasto completo omogeneizzato servito a temperatura ambiente direttamente dal vasetto, lei sul passeggino, io seduta sul sedile della macchina ancora dentro al parcheggio.
Perché viaggiare con bimbi piccoli significa anche saper essere elastici e lasciare a casa, oltre allo stress, anche abitudini, agi, comodità e fissazioni: della serie, l'importante è che qualcosa la mangi, per qualche volta si può anche soprassedere su qualità e dettagli di contorno.
Quel che conta è la serenità della comitiva in viaggio: ci aspettavano un bel po' di chilometri, era quasi ora di pranzo, affrontare il tragitto con la pupa sfamata e dormiente val bene un omogeneizzato freddo.
Una poppatina per dessert e via andare, destinazione Manosque.
Alla prossima puntata!

6 commenti:

  1. che dire, io son di genova ma all'acquario non vado e certo non ci ho mai portato i miei figli, la prossima volta cosiglio un giro alla biblioteca dei piccoli, bellissima, sempre al porto antico! e, al massimo, c'e' sempre la citta' dei ragazzi..
    anna

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    1. che dire, stupidissima me, ribadisco.
      che poi mica ci ero andata per far vedere a mia figlia "guarda amore che bei pesciolini!": c'aveva 11 mesi, l'unica cosa che le interessava era la morbida moquette dell'acquario su cui gattonare spedita!
      era una mia curiosità, l'ho saziata, ma col senno di poi potevo benissimo farne a meno ed accendere prima il cervello.
      davvero arrivata ai pinguini non ne potevo più...
      comunque grazie per i suggerimenti su Genova, li tengo buoni per la prossima volta!

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  2. In viaggio di nozze sono stata in Sud Africa, li' la natura e' così prorompente e gli animali liberi e selvaggi che ti fan maledire la nostra cultura di chiuderli nelle barre di ferro di zoo o affini

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    1. non posso che condividere.
      anche se in sudafrica, mannaggia, non ci sono stata...ma immagino sia stato un viaggio "grande", di quelli con la v maiuscola!

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  3. ma sai che anche noi lo scorso anno abbiamo fatto tappa a Genova prima di approdare a Marsiglia?
    abbiamo amato la Provenza da tornare perché troppo non ho visto""""

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    1. sì, c'è davvero un mucchio da vedere.
      anche noi torneremo, anche perché abbiamo un conto in sospeso con Porquerolles...

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