lunedì 29 dicembre 2014

in questi giorni

In questi giorni è stato Natale. E quando è Natale per me c'è spazio per poco altro. Ho mangiato, bevuto, goduto e gozzovigliato come se non ci fosse un domani, si usa e si abusa dire. Io invece di domani ne vorrei un infinito. Ho calpestato leggera il pavimento di casa tra piccoli cimeli d'infanzia, polverosi e nostalgici quanto basta, dato gli ultimi sprazzi di colla e perline e pittura nei primi giorni di vacanza, ad un ritmo tanto lento quanto soave.

martedì 23 dicembre 2014

dolce far molto

Prendo una piccola pausa dal dolce far molto che dà il ritmo a questi giorni. 
Un allegro daffare, tra cene e domeniche con amici attorno al tavolo (nuovo!!!) ad aprire le danze mangereccio-festivaliere di questo Natale.
Un continuo e costante tagliuzzare, incollare, impastare, infilare e impacchettare ha fatto da sottofondo alle ore, senza affanno alcuno.
Mancano ancor agli ultimi pacchetti e regalini. Oggi pomeriggio ci penseremo. E stasera vestiremo i panni dell'uomo barbuto che vien dal polo per incartare i desideri dei nostri piccoli e dare vita di nuovo e ancora alla magia più bella che ci sia. Quella che mai mi stanca, quella in cui credo ancora. 
Ieri abbiamo sfornato un chilo di biscotti di panpepato, da sempre il nostro ufficiale varo della crociera natalizia. Ne ho fatto sacchettini per regalarli alle maestre e bidelle e compagnia, assieme ad una bustina di thè agli agrumi. Un piccolo kit per una pausa dolce, un invito a regalarsi del tempo, rallentare, riposare e ricaricarsi. Se lo meritano. 

Questo sarà un Natale dolce per me. Quello che desideravo Babbo Natale me l'ha portato in lieve anticipo in una luminosa giornata di sole. E tutt'intorno a me si è illuminato. Il sollievo ha gonfiato le vele e son salpata lieta e lieve.

mercoledì 17 dicembre 2014

yummy xmas: arancia e cannella

Lo volevo fare l'anno scorso.Ma no, non l'ho fatto per mancanza di tempo-energie-organizzazione. E per la presenza di un pupetto che, ammettiamolo, era un anno più piccolo e un mucchio più ingestibile di adesso.
Adesso con i suoi quasi tre anni e 90 centimetri buoni di entusiasmo e solarità fare con lui è uno spasso. 
E così quest'anno sto riuscendo ad avere un albero di Natale tutto mangereccio e speziato.
Quando è salito dal garage per la prima volta ci siamo limitati a montarlo, metterci le lucine e solo qualche piccolo addobbo di quelli che ci tenono compagnia da anni.
L'abbiamo lasciato così, un po' spoglio, in attesa di riempirlo giorno dopo giorno con i frutti dei nostri pomeriggi casalinghi. 
Le prime a finire sui rami sono state le campanelle dorate. Poi ho fatto fruttare le mie intenzioni: ho detto che volevo un Natale dolce e profumato? E che così sia!

Ho cominciato con le arance. Le ho tagliate a fette non troppo sottili, le ho tamponate per un po' con della carta assorbente e stese infine sulla griglia del forno.

lunedì 15 dicembre 2014

il mio natale di panno da indossare

Eccoci qui. Ultima carrellata di "vi faccio vedere cosa ho messo in bottega". Ultima puntata di Carosello, e dopo tutti a nanna, come mi piace chiamare questi post ad alto tasso promozionale in cui mi faccio pubblicità da me. 

(Mi sono un po' interrogata sulla cosa, lo ammetto. Poi ho deciso, anzi mi è stato chiaro e ovvio, che se non ci penso io stessa per prima a promuovermi, a credere in quel che faccio e a dargli visibilità, chi altro dovrebbe farlo?!? Per carità se qualcuno ha voglia di sostenermi e supportarmi non potrà che essere il benvenuto. Prego si accomodi!  A patto che la cosa avvenga con rispetto.  Ma su questo tornerò sopra più tardi. O in un altro momento. Ci sono alcuni puntini sulle I che vanno messi. Non credevo ce ne sarebbe mai stato bisogno, e invece ho dovuto, ahimè, ricredermi...) 

Ultimo carosello, dicevo, per mostrarvi cosa ho messo in bottega per questo Natale. Se ancora vi manca qualche regalino sappiate che trovate la bottega sempre aperta 24hoursaday, tutti i giorni compresi i festivi. E non dovete nemmeno muovere la macchina e infilarvi nella bolgia prenatalizia di un centro commerciale!

Se Natale è tempo di addobbi per eccellenza non è certo solo la casa che va agghindata a festa.
Quindi addobbatevi!

giovedì 11 dicembre 2014

dalle uova nascono le campane

Era primavera. Dalle uova nascevano i fiori, ricordate? Ora che è tempo di bianco Natal e lieto tintinnar invece dall'inesauribile fonte di creatività che sono i cartoni delle uova, sempre sian lodati, sono nate campanelline piccine picciò per l'albero e non solo
Vi faccio vedere come!

Intanto l'occorrente:
  • cartoni delle uova. più sono e meglio è. Se ne avete pochi invitate un po' di amici a cena e portate in tavola una mega-frittata. Poi potreste sempre trattenere i vostro ospiti e metterli a dipingere i cartoni.
  • colori acrilici a vostra scelta. La mia è caduta su un binco candido, un rosso acceso, e uno splendentissimo oro.
  • pennelli e pennellini
  • un ago grosso o qualsiasi cosa utile a forare i cartoni 
  • spago e filo di lana
  • campanellini sonanti
Credo sia tutto.
Passiamo al come, che è facile facile.

Colorate con gli acrilici i coni che avrete ricavato dai cartoni delle uova. Io uso i due centrali perchè sono praticamente già pronti, basterà definire un po' i bordi per rendere più armoniosa la forma e le campanelli e saranno già nelle vostre mani.
Io ne ho dipinti alcuni tutti d'oro e li ho lasciati così, senza aggiungere altri dettagli.
Gli altri li ho colorati con la pasticciona scrupolosa collaborazione dei piccoli di casa...e poi con la punta piatta di uno spiedino di legno la grande mi ha aiutata a stampare dei pois rossi e oro.

venerdì 5 dicembre 2014

trenta dì: novembre

Novembre è cominciato tiepido e assolato. Dolce, ma non troppo. Vago ed indeciso. Sospeso. I suoi giorni si sono snodati come caselle di un gioco dell'oca lento, per niente dinamico, con troppi "ritorna alla partenza". E anche il mio essere dinamo dentro non è bastato a rischiarare giornate che si facevano via via più buie, con il sole che calava ogni giorno un po' più presto e le nubi che troppo spesso si sono addensate nel cielo.

martedì 2 dicembre 2014

il mio natale di panno: i giochi

Per me Natale dovrebbe sempre far rima con gioco. Non dovrebbe passare Natale  senza che si sia giocato, almeno un po'. Con quelli in scatola da portare in tavola dopo luculliani banchetti. Pedine e dadi che rotolano tra le bucce dei bagigi, carte sparpagliate tra spicchi di mandarini profumati, ultime mani di rivincita bagnate da ultimi bicchieri della staffa.
Intanto sul pavimento in un tripudio di carte da pacchi stracciate e nastri sciolti i piccoli fanno amicizia con i nuovi arrivati: bambole, trenini, mattoncini. In sottofondo qualche Christmas oldies a basso volume e profumo di zenzero e cannella nell'aria.  

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