venerdì 21 marzo 2014

letture di primavera

Oggi è venerdì.
Oggi è il primo giorno di primavera.
Quindi che faccio io?
Do il benvenuto alla nuova stagione con une serie di consigli libreschi in salsa fiorita.
Ma bando alle ciance e cominciamo.



LA CITTA DEI FIORI
Eveline Hasler e illustrazioni di Stepan Zavrel
Arka Edizioni

Stepan Zavrel è uno dei miei illustratori preferiti. Ma non solo.
C'è qualcosa di più di un talentuoso artista, dietro a questo personaggio.
C'è la passione che diventa storia e relazioni. C'è tutta la magia di quelle storie, di quegli incontri, di quei percorsi personali, lavorativi, professionali che si intrecciano con le vite di altre persone, di un intero paese, cambiandone per sempre l'aspetto, l'identità, il futuro.
C'è il prodigio dell'insegnamento, dell'apprendimento, di un'arte imparata e sperimentata, messa a disposizione degli altri.
C'è la fiducia nei giovani e negli artisti, e la volontà caparbia di dare possibilità, creando spazi e realtà dove i sogni prendono forma al ritmo di pennellate vivaci.
Del suo stile amo la ricchezza di particolari, quel gusto un po' barocco, quel tratto liquido ma denso, quella resa finale che ricorda arazzi, ricamati con fili d'oro e impreziositi da gemme preziose, che mi rimanda alla mente mosaici e tratti bizantini.
Di Zavrel abbiamo i libri su Venezia, di cui parlerò con calma in un altro momento e questo libro, squisitamente floreale.
La storia non ha tratti prettamente primaverili, ma vi si celebrano i fiori, i loro colori e la bellezza che portano nelle nostre città.
Si racconta di una città, una città piena di fiori, una città bella, allegra, serena.
Dove i sogni di notte si librano nell'aria come farfalle.


Finchè un giorno viene eletto un nuovo sindaco che, in nome di efficienza, progresso e profitto mette al bando fiori, farfalle e sogni.
Vietato quindi coltivare fiori e ordine immediato di sradicare alberi e piante e di catturare tutte le farfalle.
I netturbini, invece di gettare verde e ramaglie, in gran segreto trapiantano nella discarica tutto ciò che era stato estirpato.


Fuori da quella discarica però la città è grigia, spenta, buia, senza farfalle e priva di sogni.
Finchè un mattino i bambini a scuola iniziano a disegnare fiori sui banchi, sui fogli, sulla lavagna e poco a poco le farfalle iniziano a tornare.


La notizia si diffonde e con essa la speranza. Qui e là la resistenza fiorita combatte in silenzio la propria battaglia e si mormora di margherite coltivate nei ditali, di crocus cresciuti nei bicchieri della mensa della fabbrica, di un fiore coltivato dentro la testa del signor Roberto: " ...deve solo pensarlo, e il fiore sboccia profumato." I bambini seguendo il volo delle farfalle arrivano alla discarica, entrano e scoprono con meravigliato stupore che tutto il verde, tutti i fiori, gli alberi, i cespugli della loro città sono lì, vivi, vegeti e rigogliosi.
Come per magia, anzi, senz'altro per magia, un grosso temporale s'abbatte proprio sulla discarica, il vento solleva in aria fiori e alberi e una pioggia di semi cade fitta sulla città.
Il lieto fine è garantito e fiorito.
Un piccolo inno al verde e alla flora cittadina. Un appello a non trascurarla, a non lasciare che progresso, comodità e profitto trasformino le città, le strade, i viali in grigi e fumosi e vuoti angoli di mondo in cui le farfalle non volano più.

UN GIARDINO TUTTO ROSA
Erika Tachicara e illustrazioni di Moe Nagata
La Sorgente edizioni


Questo invece salta fuori direttamente dagli scaffali della mia infanzia.
Un libro che mi era stato regalato quand'ero bimba, un libro che ho sempre amato e che ora continuo a leggere con grande piacere ai miei figli.
Non so se si trovi ancora in giro, io lo considero una piccola chicca, quei tesori del nostro passato che fortunatamente sono stati conservati.
Anche in questo caso le illustrazioni mi piacciono un sacco, sono di un artista giapponese, e si vede secondo me. In quei petali all'acquarello c'è tutta la lieve e sublime meraviglia dell' hanami.
Racconta la storia di un giovane giardiniere, Romeo, che un giorno riceve la visita di una bambina.



La bambina ha con sè un mazzo di fiori recisi,non ancora sbocciati, dice che non può prendersi cura di loro, che deve andare via e che quindi li affida a lui, che è il più bravo giardiniere del mondo, così le hanno detto.
Romeo, che non si sente affatto il miglior giardiniere in circolazione, mette i fiori in un secchio con l'acqua, chiedendosi che fare.


Allo sconforto di non saper che fare si aggiunge il rammarico al pensiero di deludere quella bambina, che tanta fiducia aveva riposto in lui.


Ecco che, all'improvviso, i fiori nel secchio sembrano riprendersi, ritrovare luce e vigore.
Romeo stupito e perplesso si accorge che più il suo pensiero va alla bambina e più i fiori crescono e sbocciano.
Talmente tanto che quando la bambina torna non può certo portarli via con sè: quei quattro steli fioriti che c'erano nel secchio sono diventati una foresta profumata e colorata.



Romeo vorrebbe che la bambina restasse lì con lui, per aiutarlo a diventare davvero il più bravo giardiniere del mondo.
Ma lei non può restare. Ma promette che tornerà a trovarlo tutti gli anni, perchè lei, indovinate chi è...


BOSCODIROVO, STORIA DI PRIMAVERA
Jill Barkleim
Edizioni EL

Se qualcuno mi chiedesse dove e quando vorrei vivere, ho una serie di risposte pronte.
Nella Londra degli anni sessanta, nella Parigi degli anni trenta, in un qualsiasi borgo o paesello, italiano, scozzese, bretone fa lo stesso, immerso nella campagna tra le colline nell' 800, su una delle Cicladi adesso, a Paperopoli quand'è Natale e a Boscodirovo tutto l'anno.
Boscodirovo non ha bisogno di  grandi presentazioni. 
Io personalmente lo adoro.
Adoro perdermi nelle illustrazioni così dettagliate, curate, piene zeppe di particolari, che per quanto le guardi la volta successiva noterai comunque qualcosa che ti era finora sfuggito.
E poi c'è quell'atmosfera di cose genuine e buone, di piccolo mondo antico, in cui la vita scorre scandita da piccoli grandi eventi e avventure.


Nel volume dedicato alla primavera è tempo di festeggiare un compleanno, quello di Peverino.
Il piccolo topolino è tutto un fermento di eccitazione, ma nessuno sembra dare grande importanza a quest'evento.
E invece tutto Boscodirovo sta preparando in gran segreto un pic-nic di compleanno per festeggiare degnamente l'allegra ricorrenza.
Io che compio gli anni proprio nel bel mezzo della primavera e ho spesso festeggiato con grandi e affollati pic-nic sul prato i miei compleanni, non posso che approvare la scelta!
Tutti partecipano all'organizzazione e sulla tovaglia stesa sull'erba alla fine sarà un tripudio di leccornie e golosità. E ovviamente una deliziosa torta.


Dopo tutto quel gozzovigliare i topi adulti schiacciano un pigro pisolino all'ombra delle campanule, mentre i piccoli hanno ancora la forza di rincorrersi tra le primule.
Salvo poi crollare addormentati sulla strada di casa, al calar della sera.

BENTORNATA PRIMAVERA
DreamTimeStudio
EdiCart edizioni


Anche questo fa parte di un cofanetto di quattro volumi sulla stagioni.
L'ho comprato molto, molto, molto prima di diventare mamma.
Quando mi capitò tra le mani, me ne innamorai.
Sono quattro piccoli libri fotografici: protagonisti dei giocattoli di latta immersi in paesaggi bucolici, che fanno capolino tra alberi, sassi, fontane, nascosti in angoli di campagna e avvolti in matasse di poesia.
Delle brevissime didascalie raccontano la magia delle stagioni, con note di divertito stupore e affascinata meraviglia.



Ideali per i piccoli, perfetti per i grandi, indicati per chiunque sia in grado di lasciarsi rapire e affascinare dalle piccole cose.
Cora e Zeno li adorano quanto me.

IO SO CURARE I FIORI
Gabriella Aldi
Edibimbi edizioni


Ecco un altro volume uscito dai miei scaffali, non quelli della mia infanzia , ma quelli della Shaula-maestra, quando ancora lavoravo e siccome il fondo-cassa per il materiale didattico spesso  langueva e difficilmente venivano approvate grandi spese, compravo da me libri e materiali per poter lavorare come si deve.
Un piccolo, ma approfondito e dettagliato manuale di giardinaggio per bambini, indicato dai cinque anni in sù, ma se "narrato" e osservato con le giuste lenti va benissimo anche per bambini più piccoli, non solo per avvicinarli ai rudimenti del florovivaismo ma anche per raccontare le meraviglie, i segreti e le magie che stanno dietro ad un fiore che sboccia nel vaso sul balcone.
E utilissimo a chi, come me, ha spesso bisogno di un veloce ripasso di giardinaggio for dummies.




E poi ci sono particolarmente legata perchè c'è una piccola storia dietro a quel pezzo di nastro di carta
con il mio nome scritto sopra.
Otto anni fa io e Paolo stavamo cercando la nostra prima casa assieme, un appartamento in affitto dove vivere assieme.
Ne vedemmo un po', ma solo uno aveva il giardino. Un giardino un po' triste, buio e umido scoprimmo poi, ma io lo volevo, tanto tanto.
E così per "convincerlo" un pomeriggio gli portai questo libretto, sul quale avevo per l'occasione modificato il nome della "protagonista" femminile, visto che quello maschile si chiamava proprio come lui: non avrebbe certo potuto resistere alla tentazione di giocare al piccolo giardiniere!
Alla fine prendemmo proprio quell'appartamento, nel giardino non riuscimmo a combinare chissà che prodigi floreal-botanici, ma era la nostra privatissime "elle" di verde e ombra, pure troppa, in cui muovere i primi passi della nostra primavera.


E a rileggerle ora queste poche righe suonano meravigliosamente profetiche.

Felice primavera a tutti!

Questo post partecipa al venerdì del libro







22 commenti:

  1. Io adoro i libri illustrati per l'infanzia! Questi che hai postato sono bellissimi :)

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    1. oh, sì, anch'io. andiamo quasi ogni anno alla mostra di Sarmede e trovarti di fronte agli originali ti fa rendere conto di come siano vere e proprie opere d'arte.

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  2. Che meraviglia! Corro a cercare La città dei fiori!

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  3. OMMIODDDDIOOOO!! Non ci posso credere!! "Un giardino tutto rosa".. lo avevo anch'io da piccolina.. ho passato giornate intere a ricopiarne i fiori e a rompere le scatole alla mia mamma perchè mi comprasse gli acquerelli per disegnare fiori ;-))))))

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  4. Adoro Zavrel, per non parlare di Boscodirovo come ben sai... Questo post lo segnalo subito nella pagina di Leggo per te!

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    1. eh, sì, con Boscodirovo ti avevo pensato! grazie! ;)

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  5. Bellissimo post ricco di spunti interessanti.... escluso Boscodirovo che già amiamo... mi sono letteralmente innamorata del tuo da piccola <3

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    1. sapevo che avrei incontrato tanti fan di boscodirovo!

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  6. Il primo ce l'abbiamo, ma di Edizioni Bohem! Bellissimo.
    Il terzo mi ricorda un libro della mia infanzia, proprio con le illustrazioni così ricche di dettagli.
    L'ultimo mi sembra moltoc carino per i più piccoli.
    ciao!

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    1. quello sul giardinaggio mi divertivo un sacco a leggerlo al nido e i bimbi seguivano attentamente: restavano rapiti nel vedere i due bimbetti fare una cosa da "grandi"!

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  7. Bellissimo!!Bosco di Rovo è uno dei miei libri preferiti in assoluto, gli altri invece non li conosco ma ora me li segno :-)

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    1. eh..gli altri, tranne quello di Zavrel non so se si trovino tanto facilmente: Un giardino tutto rosa mi è stato regalato quando ero alle elementari, parliamo della seconda metà degli anni 80...e gli altri due li avevo trovati su una bancarella di libri di libri vecchi...però sai mai che riesci a trovarli, sarebbe bello!

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  8. Wowww, che ricchezza, qui!!!
    Tutto meraviglioso e molto interessante, ma l'arte di Stepan Zavrel... è magia! ^_^

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    1. eh, già..sei mai stata a Sarmede? non è molto distante da dove stai, mi pare.

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  9. Che carine le tue proposte primaverili. Mi piacciono molto le illustrazioni del primo libro e di Boscodirovo!!

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  10. Bellissimo! Brambly Hedge-Boscodirovo e' davvero splendido, devo assolutamente procurarmi qualche storia in English, che qui la Picca non pare aver capito che noi vorremmo crescere una bambina bilingue...ehhmmm
    Che bello anche il vostro progetto Mum in Art!

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    1. ahahahah...me la vedo che fa la gnorri di fronte ai vostri tentativi! ;)

      eh sì, hai visto 'ste donne creative!

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  11. Ciao anche io sono una "mum in art" e sono molto contenta di aver fatto la tua scoperta: anche io sono mamma e maestra ( per la verità attualmente senza lavoro :() e dedico il mio tempo alla mia topolina con tanta soddisfazione! mi piace molto il tuo blog, e ti seguirei volentieri, ma non riesco a iscrivermi al momento...riproverò nei prox giorni promesso...ah, ma sei venuta in vacanza nel salento, o sei anche tu di queste parti? un caro saluto, marta di lamaggiolina.blogspot.it

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    1. Piacere di conoscerti, siamo "colleghe" su molti fronti, pare...sono anch'io senza lavoro, ma per ora non mi perdo d'animo e non mi fascio la testa, spero di far saltare fuori qualcosa quando anche il piccolo andrà alla materna, per ora cerco di reinventarmi, parola chiave dei giorni nostri!
      in salento ci sono venuta in vacanza l' anno scorso per la prima volta, da allora la mia bimba non fa che giocare a "facciamo finta che andavamo in campeggio in Puglia?"

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