Credo non aspettasse altro.
Sembra quasi sia rimasto lì chissà quanto tempo, acquattato in un angolo, pronto a cogliere l'occasione al volo.
Deve aver origliato alla porta delle mie tentazioni, del mio desiderio, infischiandone dei tentennamenti, dei dubbi che a volte venivano a galla.
Sapeva che lo volevo, che lo desideravo, che pensavo a lui.
E così, è bastato lasciarsi andare, cedere alla voglia, abbandonarsi al richiamo forte e chiaro delle cose belle, dei piaceri della vita, fregandosene delle paure, dei sensi di colpa, dei se e dei ma, dei poi e del loro noioso senno.
Non se l'è fatto dire due volte.
Non ho nemmeno fatto in tempo a pensarlo, e lui era già lì.
Ha spalancato quella porta con tutta la sua vitale irruenza, che ho scoperto poi col tempo essere una sua cifra stilistica, misura della sua simpatia e semplicità.
Uno che fa baccano e baldoria senza sosta, ma mai sbruffone, con il sorriso ricamato sul volto e capace di farti ridere con poco.
Irresistibile.
Impossibile non innamorarsene.
Ricordo il nostro primo incontro.
Biondo, quasi rossiccio, gli occhi blu, liquidi e profondi come il mare da cui era venuto.
Un fascino celtico, da leggende di fate e folletti e orchi e boschi e sorgenti, narrate in cerchio attorno al fuoco.
Magico e misterioso.
Impossibile non innamorarsene.
Impossibile non cadere ai suoi piedi,stregata dal più antico degli incantesimi, completamente sua, abbandonata in quell'abbraccio, al sorgere della notte, io e lui, finalmente soli.
Sua, da allora e per sempre.
Nulla è più stato come prima, da allora.
I primi tempi la sua presenza sapeva essere discreta.
Sapeva come muoversi, come stare al mio fianco senza farsi notare, senza dare mai troppo nell'occhio.
Sembrava volesse rassicurarmi, chè in fondo avevamo fatto bene così, lo sapevamo.
E quanto ero fiera di me nel guardarmi dal di fuori, reggere magnificamente quella situazione, non così fuori dal comune, per carità, però...però non me la cavavo affatto male.
Sembrava quasi non fosse cambiato nulla. Anzi, pareva che avesse fatto perfino bene al nostro ménage familiare. Mi sentivo carica,energica, piena di vita.
Mi sentivo amata. E sentivo di amare ancora di più, più di prima. E pensare che qualcuno lo crede impossibile, o quanto meno improbabile e difficile.
E invece si può. Eccome se si può. Parola mia.
Poi le cose hanno iniziato a farsi più ostiche.
Altre novità si sono aggiunte a quel quadro in cui ancora non trovavamo il nostro posto e ci siamo ritrovati a girare come trottole, stanche ed esauste per un po'.
Lui ha iniziato ad entrare nelle nostre vite, sempre più.
Ha scardinato la nostra quotidianità, che viaggiava su binari calmi, rodata e ben oliata.
Ha buttato gambe all'aria tutte le mie certezze, come un castello di carte.
Si è infilato nel nostro letto, ha tormentato le nostre notti, ci ha tolto il sonno e la lucidità.
All'improvviso tutto quel che credevo di aver imparato fino a quel momento scoppiava in aria come una bolla di sapone.
Tutto quel che aveva funzionato prima era da buttare, non funzionava più. Non con lui, non ora.
Ho rivisto le mie posizioni, ho imparato a prendere a martellate le mie sicurezze, come mattoni di una casa troppo piccola, in cui non ci stavamo più.
Abbiamo cotto nuovi mattoni, uno alla volta, al sole caldo della fiducia che ci meritavamo.
Siamo andati avanti, giorno dopo giorno.
Abbiamo imparato a conoscerci sempre di più.
A non dare mai nulla per scontato.
Ad accettare i momenti no, gli scivoloni, le noie, a festeggiare le piccole conquiste, le capriole, le gioie.
L'innamoramento di quel primo giorno veste giorno dopo giorno i panni dell'amore, quello vero, quello solido e saldo, che ama le sfumature dell'altro, quelle riservate a pochi, più delle sue tinte accese, che tutti vedono.
La paura, non c'è più da un bel pezzo ormai.
La fatica quella sì, c'è ancora. E a volte è tanta da credere di non farcela.
Talmente tanta che vorresti solo restare sola, per un' ora, un giorno, una notte, una settimana.
Ma bastano attimi, piccoli attimi, a ricompensare di tutto, a dare mille e più sensi a quest' avventura, a farci dire che se potessimo tornare indietro lo rifaremo ancora, e ancora e ancora.
Oggi siamo rimasti di nuovo soli, dopo un po' di tempo che non succedeva.
Abbiamo passeggiato con calma, stamattina.
A pranzo pane, formaggio e insalata. E un bicchiere d'acqua, fresca.
Adesso lui è di là che dorme nel mio letto.
Mi sono alzata, gli ho posato un bacio sulla fronte e ho messo su il caffè.
Tra una settimana compie due anni.
Il mio piccolo principe, con la pelle color del latte, i capelli color del miele, gli occhi color del mare
Il mio bambino.
C'è una festa da preparare e un compleanno a cui brindare.
E' un post bellissimo...una vera e propria dichiarazione d'amore. E' vero che spesso ci mettono a dura prova, ma è altrettanto vero che la nostra non sarebbe più vita senza di loro...
RispondiEliminasi amore vero....unico e bellissimo. Auguri piccolino
RispondiEliminaEd una famiglia meravigliosa da applaudire!
RispondiEliminadolcissimo post come solo tu sai fare
RispondiEliminaSarà che sono emotivamente poco stabile in questi giorni, ma mi sono stra commossa...
RispondiEliminaUna favola...
RispondiEliminaStupendo...auguri!
RispondiEliminagrazie a tutte! da me e dal principe! :-*
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