venerdì 23 ottobre 2015

bibidi bibudino bu



C'è stato un tempo, non molto lontano, in cui non avevamo il televisore. Siamo stati senza per cinque anni, o giù di lì. Un po' per scelta e un po' per caso. Poi, stufi di guardarci i dvd sullo schermo del pc, abbiamo deciso che la nostra vista si meritava un trattamento migliore. E soprattutto che certi capolavori andavano visti bene per rendere loro giustizia. Siamo quindi approdati alla decisione di comprare un televisore. Pure grande, perchè noi siamo un po' così, o tutto o niente. D'altronde eravamo combattuti tra televisore e proiettore...in certe cose le dimensioni contano.
Quindi da un anno circa abbiamo ripreso a vedere film e serie senza perdere diottrie, ho potuto godere di tutta la beltà di Matthew McConnaughey spalmata su 50 pollici di alta definizione e i miei figli hanno scoperto...tatataaaa...la pubblicità.
Ora noi il televisore lo usiamo fondamentalmente come schermo e facciamo andare in onda quel che ci pare a noi. Canali e trasmissioni tv per noi si limitano a Report, un Crozza ogni tanto e qualche film su LaF. In certe sere di stanchezza cosmica e totale spegnimento cerebrale mi è capitato anche di lasciarmi inghiottire catatonicamente da trasmissioni su sobrissimi matrimoni partenopei, torte minimal, tutorial di trucco e parrucco e americani in cerca di casa nel bel paese.  Quelli sono i momenti in cui di solito mi ricordo perchè non sentivo la mancanza della televisione.
Gli unici su cui il palinsesto tv ha un certo appeal sono i miei figli. Ma va???
Per fortuna questi nuovi moderni dispositivi televisivi consentono di vederci pure youtube, cosa che ci permette di fargli vedere qualcosa di meglio e di vanificare i tentativi di egemonia di maialine inglesi e bambine russe e di sciropparci meno pubblicità.
Perchè a me onestamente quando i miei picoletti mi citano tale o tale altro "prodotto-giocattolo-cibo-parcodivertimenti" sostenendo tronfi e spavaldi che "l'ha detto la televisione" la prima cosa che mi viene da fare è staccare il cavo dell'antenna.
Poi mi ricordo che pure io ho visto la tv da bambina, e pure parecchia, e anch'io ho desiderato le più barocche delle barbie. E tutto sommato non è che mi si sia svampato del tutto il cervello. Son diventata grande lo stesso. E pure parecchio critica, quindi bando ai divieti tout-court, alle demonizzazioni e alle crociate anticonsumistiche e largo ad una buona dose di buon senso e giusta misura che non guasta mai.
Per esempio puoi pure guardarti il Calimero di nuova generazione, ma poi ci guardiamo pure un po' di sana plastilina in stop-motion di vecchia data, ma che non scade mai, piace sempre e fa molto meglio.
Per esempio puoi supplicarmi di comprarti qualsiasi nuovo cavallino-gattino-cosettino puccioso che vedi alla reclame, ma fattene una ragione no, non possiamo  e non vogliamo, comprarteli tutti. E poi ci sono ancora tutti i miei MioMiniPony, tenuti benissimo e in grado di volare ancora dopo trent'anni.
Per esempio puoi farti venire l'acquolina in bocca per ogni golosità che vedi passare sullo schermo, e alcune te le comprerò pure, certo.
Però ogni tanto ci facciamo i biscotti assieme, che lo so che non  i vengono sempre bene ma almeno ci divertiamo.

martedì 13 ottobre 2015

My autumn book: un quiet book al sapor di castagna e odor di bosco

Ho scritto un altro libro. L'ho scritto a mano. Piano piano. Con lentezza. L'ho scritto ricamandone ogni passaggio, ogni dettaglio, ogni particolare. L'ho scritto senza parole, perché ci sono storie che si raccontano da sé. E storie che si fanno raccontare. E storie che vanno lasciate inventare da menti bambine e animi curiosi.
Quella che vi racconterò qui sotto è quella che è nata nella mia di mente bambina, ma lungi da me avere la presunzione di credere che sia l'unica interpretazione possibile, l'unico dei racconti che possono nascere da queste pagine.
Sono certa che qualunque sarà il bambino che si troverà a sfogliare questo libro avrà una storia tutta sua da raccontare.
Intanto vi racconto la mia.


In questa storia è autunno. E siamo nel bosco. Passeggiando raccogliamo castagne, gelosamente custodite da ricci premurosi.
Anche lo scoiattolo che salta veloce da un ramo all'altro raccoglie castagne, ghiande e noccioline: l' inverno è vicino e bisogna preparare le provviste. Chissà dove le tiene nascoste?

Dagli alberi si staccano foglie secche e variopinte, che piroettano nell'aria per poi posarsi a terra, in grossi mucchi. Il vento a volte le fa volare, sparpagliandole in giro di qua e di là...un bel problema per gli gnometti che si nascondono proprio tra le foglie, mimetizzandosi tra i loro colori. Bisognerà aiutarli a ritrovare la loro foglia, e nasconderli di nuovo. Ma mi raccomando, ad ognuno la sua.

giovedì 1 ottobre 2015

in questi giorni

Ci sono giornate che rasentano la perfezione.
Giornate qualunquissime.
E ti ritrovi a pensare che un domani quella che ricorderai come una delle più belle giornate della tua vita non sarà una di quelle trascorse in qualche posto lontano ed esotico, a mangiare cose sfiziose in qualche nuovo ristorantino che si finge osteria, o a combinare qualcosa di sensazionale e straordinario.
Una delle tue giornate indimenticabili sarà nient'altro che un trionfo di ordinaria quotidianità.
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...