Ci sono giornate che rasentano la perfezione.
Giornate qualunquissime.
E ti ritrovi a pensare che un domani quella che ricorderai come una delle più belle giornate della tua vita non sarà una di quelle trascorse in qualche posto lontano ed esotico, a mangiare cose sfiziose in qualche nuovo ristorantino che si finge osteria, o a combinare qualcosa di sensazionale e straordinario.
Una delle tue giornate indimenticabili sarà nient'altro che un trionfo di ordinaria quotidianità.
I tuoi figli che si alzano dopo soli tre squilli di sveglia, senza dover ricorrere a minacce, ultimatum, urla belluine e piagnistei.
Ti si presentano entrambe sulla porta del bagno, stropicciandosi gli occhi, nei loro pigiami ancora caldi di letto, uno ancora troppo grande, l'altro già troppo piccolo. Entrambe di ottimo umore.
Colazione, vestizione e processione fino a scuola filano via lisce senza capricci, tentativi di boicottaggio, bisticci e zuffe.
Li porti a scuola.
Poi un paio di commissioni da svolgere, dei pacchi da spedire, l'impiegato delle poste che si rivela, con tua grandissima sorpresa, gentile, disponibile, affabile.
E ti spiega pure qual è la soluzione migliore, quella con il miglior rapporto qualità prezzo.
Poi ti fai un caffè in pasticceria, e pure un croissant. E ne porti a casa uno anche a lui, che stamattina lavora da casa, meraviglia, e ha sistemato la cucina e fatto i letti.
Esci di nuovo, inforcando la bici, foulard intorno al collo e borsa nel cestino.
Fuori un cielo bigio e un vento teso fanno volare ovunque foglie dorate, e anche quest'angolo di piccolo paese di provincia sembra bello, oggi. Potere dell'ottobre, che ami sempre più.
Passi un'ora in biblioteca. Da sola. Libri e silenzio, silenzio e libri. Finalmente capisci cos'è che ti affascina tanto di questo posto: è un ossimoro fatto luogo.
Prendi dei libri, cinque per loro, due per te.
Pedali di nuovo nel vento, precedendo di poco la brulicante frenesia dell'ora di pranzo che tra poco si riverserà su strade, incroci, fermate dell'autobus.
Arrivi a casa. Pranzerete da soli, tu e lui, come non succede da molto, come succede di rado.
Un piatto di spaghetti, un bicchiere di vino, un'insalata. Un caffè. Tutto doppio.
Lui poi uscirà per andare al lavoro.
Tu avrai di fronte a te un paio di ore, tutte tue, tutte per te, prima di andare a prendere i bambini a scuola, che per la prima volta escono tutti e due alle quattro.
Anche il piccolo, che piccolo più non è.
Le passerai a chiedere alla sorte di starsene lontana.
La pregherai di restarsene fuori, che questa tua vita, semplice, ordinaria, banale è piccola e preziosa e fragile come un gingillo di cristallo, e lei, oh.., lei sa essere tanto maldestra a volte.
E voi invece ve la sapete cavare così bene da soli.
Se solo lasciasse fare a voi, sai che capolavoro ne verrebbe fuori?
Sembra di vederti in bici serena, e altro che vita semplice e banale, io direi felice!
RispondiEliminaquella è stata una giornata fortunata, senz'altro una giornata felice. e addirittura serena, cosa che per me vale molto più dell'essere felice. Ad esser felici a volte basta poco, e di solito mi riesce molto facile...sarà perchè sono una mente semplice? qualcuno sono certa lo sosterrebbe. però sono convinta che la semplicità, e anche l'ordinario, siano una grande opportunità a saperle guardare bene. La serenità purtroppo non sempre è altrettanto garantita. Ma faccio del mio meglio.
Eliminaè ufficiale: riesci a farmi venire i brividi anche senza fotografie.
RispondiEliminae cosa ti rispondo adesso io? che mi ero seduta qui al pc nemmeno tanto convinta di scriverlo 'sto post...grazie, grazie davvero.
EliminaMa sai che di giornate cosi' me ne stanno capitando? non posso dire spesso, ma neppure raramente!!! A me mi sa che mi é cambiato il chip (a me!) piuttosto che le giornate :) un gran bene!!
RispondiEliminaInvidio la cadenza bisettimanale dei tuoi post :)
dovrei impegnarmi un po' di più anche io a tenerlo aperto, il blog. E ne avrei anche di cose da raccontare eh! Pure belle!
un abbraccio grande belladonna!!
natale si avvicina.... fiuli fiulà
oh Squa bella, che bello sentire questo! i, bhè, io ti racconterò, in privata corrispondenza! che devo assolutamente trovare il tempo per scriverti, ma sai come sono, aspetto sempre il momento "ideale" e poi passano le settimane, mannaggia. il blog? ogni tanto soffia vento di chiusura da 'ste parti sai?
Eliminapoi la voglia però torna sempre...un bacio cara, a presto!
Riesci sempre ad incantarmi, anche senza le tue bellissime foto. Mi pare di vederti, pedalare tra le foglie ed a tavola, con spaghetti e bicchier di vino. I momenti felici, banali li sembrano solo.
RispondiEliminabravissima, lo sembrano solo. hai detto una gran verità! baci!
EliminaLa meraviglia del quotidiano e la saggezza di saperla apprezzare :D ... e quella preghiera finale... o come mi ci rivedo in queste parole!!!!
RispondiEliminasarà che questo quotidiano che son riuscita a costruirmi attorno mi piace talmente tanto, è così su misura, che davvero vorrei poterlo salvare e proteggere dai colpi del destino...
Elimina