Sì, sì, d'accordo, tra poco è Natale. Poco...insomma, sempre di un mese si tratta. E comunque, stravolgimenti climatici permettendo, è ancora autunno. Ecco una manciata di suggerimenti per letture dal sapore di caldarroste. Da leggere sul divano mentre fuori pioviggina, o su una panchina al parco dopo aver raccolto croccanti foglie secche e variopinte.
"Tommaso,una giornata di pioggia"di Valeri Gorbachev, Nord-Sud edizioni
Il primo non menziona esplicitamente l'autunno, ma parla di giornate di pioggia e della noia che porta con sè, quando ci tiene rinchiusi tra quattro mura e lì fuori invece ci sarebbe un mondo da esplorare e scoprire e mille avventure da vivere. E allora se uscire non si può ci pensa la fantasia ad offrire vie di fuga dalla grigia monotonia. Tommaso propone ai suoi fratelli e sorelle, tutti con nomi che iniziano per T, carambolesche quanto improbabili gitarelle fuoriporta. Sognano di andare nel deserto, nella giungla, al Polo Nord, perfino nello spazio. Qualcuno appare entusiasta, qinvece perplesso e timoroso. La mamma, lapidaria e terrena, boccia tutte le proposte, con un fermo e un po' triste "è impossibile". Ma poi, finita la pioggia e uscito il sole eco spuntare nel cielo l'arcobaleno, che riporta entusiasmo e vivacità in tutti, e infilati stivalini e giacche escono assieme, anche chi sul divano poco prima sembrava tanto titubante e pavido.
E quando Tommaso propone l'ennesima avventura fantastica, salire sull'arcobaleno, non c'è "impossibile" che tenga: "forse...ma potremmo provarci" è la sua risposta. E tutti, mamma compresa, lo seguono.
"Il domatore di foglie" di Pina Irace e Marìa Moya, Zoo libri edizioni
Questo ce l'ho da poco. Una settimana appena. Ne ho letto un paio di recensioni in rete e l'ho voluto. L'ho comprato e l'ho amato subito.
Ha tutto quel che un bel libro "per bambini" deve avere per conquistarmi. Belle illustrazioni, di quel bello che sta tra il naif e l'essenziale, tra il leggero dell'acquerello e la ricchezza dei piccoli dettagli da scovare come collezionisti di cose rare, piccole e preziose. Una storia un po' magica, narrata come se si trattasse di qualcosa di assolutamente ordinario. Come protagonisti alberi e foglie, dalla personalità così ben dipinta che quando poi cammini per strada non li guardi più con gli stessi occhi. Anche il salice che vediamo dalla finestra del salotto ora mi sembra di conoscerlo meglio. E poi in questo libro è autunno. E, ho ormai sentenziato, non c'è stagione che io ami di più. E c'è una piccola foglia coraggiosa, caparbia e sognatrice. E un omino che di fronte ai cambiamenti del suo mondo decide che può far altro. E tutta la poesia che i cambiamenti portano con sè.
"Che colori l'autunno" di DreamTimeStudio, Edicart edizioni
Terzo volume di una piccola collana di libri fotografici per piccini, ma anche per grandi capaci di incantarsi ancora, che ho da tantissimi anni e che continuo a sfogliare con immutato piacere.
le solite poche parole, le solite tante immagini un po' buffe, un po' malinconiche, con quel velo di cose andate, di infanzia e ricordi, di piccoli mondi fatati che prendevano vita tra le nostre mani e sotto i nostri occhi quando il tempo del gioco scorreva placido e clemente sopra le nostre teste.
Adoro questo libretto.
Sarà per quei giocattolini di latta, sarà perchè sono cresciuta in campagna, e avevamo un po' di vina e l'odore di mosto mi riempie ancora le narici. Sarà perchè c'era la casa in montagna dei nonni e si andava a castagne e funghi e poi si accendeva la stufa e l'odore di legna bruciata mi riempie ancora le narici. Sarà perchè senza rindondanze in queste pagine risuona tutto l'autunno intero.
Non mi dilungherò. Che Boscodirovo fosse un grande classico, lo si sapeva. Che fosse una passione comune a molte che passano di qui è stata una piacevole scoperta che ho fatto leggendo i commenti dei passati post sulle letture stagionali. Mi piace questa fratellanza di Boscodirovo addicted! D'altra parte, non c'è da stupirsi. Ci sono cose che non si possono amare. E Boscodirovo è una di queste.
Nel capitolo autunnale il misfatto che si compie è lo smarrimento di Primulina nel folto del bosco. Eh sì, anche i topolini si perdono, spesso per curiosità. E la paura che investe tutti è tanta, soprattutto al calar della sera, quando brume e ombre prendono possesso del bosco, e la pioggia cade e bagna ogni cosa. Il lieto fine, non temete, c'è. Così come ci sono tra le pagine finemente illustrate foglie secche e funghi rossi, alberi spogli e bacche tonde e succose a dipingere d'autunno il bosco.
Questo post partecipa al Vdl
Anche a noi Boscodirovo piace tantissimo, gli altri non li conosco, ma andrò in esplorazione in biblioteca.
RispondiEliminaGrazie Flavia
l'unica cosa che potreste far fatica a trovare è il cofanetto dei libri fotografici sulle stagioni: l'avevo comprato più di dieci anni fa ad un mercatino di libri vecchi, quindi temo sia fuori catalogo, ma tentar non nuoce!
EliminaBellissime proposte! Il domatore di foglie è fra i miei adorati, anche a me è piaciuto subito appena l'ho visto mi hanno conquistato le immagini e poi il racconto. Conosciamo anche il coniglietto Tommaso, ma questa con la pioggia, ci manca, lo cercherò! A presto!
RispondiEliminasì, se non sbaglio l'hai recensito anche tu. ricordo che in una settimana l'avevo trovato in diversi blog e me ne ero subito innamorata!
EliminaIl domatore di foglie. Anche il titolo è meraviglioso. Lo sbircio in libreria non appena riesco: qui piove e piove e usciamo giusto per l'essenziale. Ma, appunto, it's autumn!
RispondiEliminaguarda, non ho voluto "raccontarlo" troppo, perchè è unlibro che va gustato e non volevo rovinare il piacere della lettura a nessuno. è molto poetico, già dal titolo!
EliminaMa che belli.... hai ragione, siamo ancora in autunno... anche se l'aria natalizia si fa sempre piu' frizzantina!!!
RispondiEliminahai ragione, ma ogni cosa a suo tempo. e amo questo periodo in cui l'autunno scivola dentro all'inverno, con il natale a fare da cerimoniere!
Elimina