venerdì 18 aprile 2014

di trasformazioni e cicli, di bruchi e farfalle

Se è vero che amo i libri illustrati per l'infanzia, quelli solo illustrati meritano un posticino tutto loro nella mia personale classifica.
Quelli di Iela Mari in particolare. 
Per i temi proposti, per il gusto minimale eppure tanto efficace delle illustrazioni, per quel senso di meraviglia che lasciano addosso una volta letti.
Li ho sempre proposti ai miei bimbi, fin da piccoli, ma adesso che Cora, superati i tre anni e sempre più vicina ai quattro, ha raggiunto una padronanza di linguaggio e una capacità di osservazione tali da interpretare e associare immagini, collegandole tra loro secondo nessi di prima-e-dopo e causa-ed-effetto stanno dando il meglio di sè.
Cora ha adorato questo libro, scritto da Iela Mari con il marito Enzo, preso il mese scorso in biblioteca.
Lo avevamo letto molte volte in biblioteca, ma mai portato a casa con noi finora.
E una volta portato a casa Cora, per la prima volta, ha accettato a fatica di restituirlo, quindi è entrato di diritto nella wish-list di libri da comprare prima o poi, più prima che poi.


La storia è la sempre affascinante e magica vicenda del bruco che diventa farfalla, sulla quale si possono tessere infiniti significati: la trasformazione da "brutto a bello", un po' come il brutto anatroccolo.
L'evolversi costante di chi siamo, delle nostre identità, oggi diversi da ieri, ma pur sempre noi, e mi viene mente il Brucaliffo, con il suo inquietante ma stimolante "tu, cosa esser tu?".
La necessaria pausa che a volte precede i grandi cambiamenti, la fatica che richiede ritagliarsi uno spazio, che ci contenga, ci protegga, ci ripari dal mondo, in cui riposare ma anche lavorare su noi stessi, in uno stato di stasi apparente, in cui diamo forma e vita a un nostro nuovo io, che rinasce e spicca il volo, uscendo poi dal bozzolo.
Ma mi fermo qui con questi vagheggiamenti, che non ho gli strumenti giusti per spingermi oltre in tali riflessioni e argomentarle per benino. Sono solo impressioni, suggestioni.

Cora dopo averlo sfogliato un paio di volte con me, in una lettura quasi silente, in cui aperta una pagina aspettavo che, ora, fosse lei a narrarmi quello che vedeva, memore anche delle volte in cui l'avevamo letto in biblioteca, ha iniziato poi a leggerselo da sola, e a leggerlo pure al fratello.
La sua narrazione suonava più o meno così:

una mela, verde. 
adesso è rossa. 
oh, guarda c'è un puntino rosso. un bruco! gnam, gnam mangia la mela, e fa i buchini...vvvvummmm entra di qua ed esce di qua. 
oh, esce e svuiiiiisss scende giù col filo luuungo. arriva sul ramo. 
svuisssssvvvummm, tutto chiuso. è autunno, le foglie sono marroni. 
oh, sono cadute tutte le foglie, forse è inverno. 


guarda! esce. 
è diventato una farfalla!
vola.
un albero fiorito.
si è posata sul fiore e ha appoggiato un uovo.
poi sono caduti i petali e le foglie sono diventate una mela verde con l'uovo.
rinasce un altro bruco e ricomincia la storia.



Credo che ancor più della trasformazione del bruco in farfalla, sia rimasta affascinata dalla ciclicità della storia, di come la fine coincidesse con un nuovo inizio.
La grande lezione che nulla si crea, ma tutto si trasforma.
Se volete saperne di più su Enzo Mari, vi basterà cercare in rete, ma io vi consiglio questo post.

L'altro libro sul tema "brucolico-farfallineo" che abbiamo preso in biblioteca è un altro grande classico della letteratura per l'infanzia: The very hungry caterpillar, di Eric Carle.



Qui la storia assume dei contorni un po' più spiritosi, o perlomeno è così che l'ho percepito io. Anche i miei bimbi, a dire il vero.
Soprattutto Zeno, quando al passaggio del mal di pancia, per aggiungere "pathos" al momento, le nostre facce si contorcevano in espressioni nauseate e doloranti, con tanto di massaggio sul pancino che lui prontamente copiava , accompagnandolo con dei "ohi, ohi" che malcelavano un sorriso divertito.


La storia qui vede un piccolo uovo posato su una foglia schiudersi una domenica mattina.
Ne esce un piccolo bruco, pieno di fame, che strisciando di frutto in frutto scavando gallerie e lasciando buchi bacati al suo passaggio, si ciba di frutti colorati, in un crescendo esponenziale che va dal lunedì al venerdì.



Ma per quanto questo bruco mangi e mangi e mangi, sempre affamato resta e il senso di sazietà sembra proprio non sapere cosa sia.
Finchè il sabato si ingozza di leccornie e manicaretti, golosità e sfizi, fino a scoprire che troppa sazietà si traduce in mal di pancia!


Preso da crampi e dolori, il piccolo bruco golosone si imbozzola e resta  lì dentro a smaltire l'abbuffata per ben due settimane.


Quando poi uscirà di lì, sarà diventato una meravigliosa farfalla!

Sarebbe bene conoscere i propri limiti, e sapersi fermare al momento giusto prima di stare mele sembra raccontarci questo bruco mai sazio.
Ma secondo me, ci sta anche dicendo che a volte occorre stare anche un po' male, per poi stare meglio.
E che forse non tutti i mali vengono per nuocere.
E, se abbiamo superato qualche limite, se siamo andato un po' oltre, possiamo sempre fermarci, prenderci una pausa e ripartire poi, più forti, leggeri e belli di prima!


Questo post partecipa al venerdì del libro.

18 commenti:

  1. Questi libri sono molto carini, sia a livello illustrativo che per il loro piccolo grande insegnamento!
    Io adoro i libri per bambini; racchiudono insegnamenti che spesso anche gli adulti dovrebbero re-imparare :)

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    1. la tecnica di collage usata da Eric Carle per piccolo bruco è una delle mie preferite.
      é verissimo, ci sono libri per bambini che dovrebbero essere consigliatissimi per i grandi!
      felice fine settimana di festa!

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  2. Che carini questi libri! Le illustrazioni del secondo non mi piacciono tanto, rispetto al primo, ma la storia sì.
    Li cercherò in biblioteca, grazie.
    p.s. E' bello quando da una storia semplice nascono tante riflessioni e pensieri che ci portano ad interagire con i bambini e a porci domande, è come se il libro prendesse vita nella nostra testa, no?

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    1. grazie! questo commento mi fa tirare un sospiro di sollievo! ;)
      mentre scrivevo pensavo "qui qualcuno mi prende per sciroccata che mi faccio tutte 'ste elucubrazioni su dei libri per bambini!..."
      invece sono felice di vedere che il senso è stato colto, e che non sono la sola a leggerci qualcosa di più, a lasciarmi incuriosire e a rifletterci sopra vedendoci anche messaggi tanto grandi e variegati! grazie!

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  3. Avevo scritto un commento ma si è perso nell'etere...provo a riscriverlo.
    Il primo approccio alle letteratura per bambini l'ho avuto solo dopo la nascita di Siria e mi si è aperto un mondo. E mi riferisco soprattutto ai contenuti, leggeri e profondi allo stesso tempo, intuitivi e di semplice comprensione (grazie alle immagini) per i piccoli, ma fondamentali per i grandi, per ritrovare quel famoso fanciullino capace di stupirsi, emozionarsi e credere che ancora tutto sia possibile!

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    1. hai fatto centro! credo anch'io ci siano testi e libri in grado di far scaturire pensieri davvero profondi, in maniera molto più immediata, efficace e valida magari di certe "grigie e adulte" discussioni!
      ed il segreto sta tutto lì, in quella commistione tra leggero e profondo, come dici tu.

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  4. AAAAhhh il bruco mai sazio mi esce dagli occhiiiiiii....! e' uno dei preferiti del mio piccoletto, ne abbiamo una bellissima versione pop-up, e francamente non ne posso più... :-)
    L'altra non la conoscevo, grazie!

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    1. guarda, credo che se fosse rimasto in casa un altro po' anche Zeno ne avrebbe fatto uno dei suoi beniamini!
      e quando qualcosa entra nel loro olimpo la reiterazione infinita che ne consegue, ha effetti devastanti su di noi!
      mia figlia dalla biblioteca della scuola ha iniziato a portare a casa, dopo la prima volta che l'ha trovato sugli scaffali, le storie della mucca moka, e per fortuna ce ne sono almeno tre volumi diversi, così variamo un po'...altrimenti l'avrei defenestrata. la mucca moka, s'intende, non mia figlia, ovviamente!

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  5. Due grandi classici della letteratura d'infanzia, belli davvero e bellissimo post di "trasformazioni"

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    1. sì, ci sono dei classici con cui si davvero sul sicuro! grazie!

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  6. Piccoli libri che però passano grandi messaggi... grazie per averli condivisi e fatti conoscere!
    Tante serene e gioiose giornate a tutti
    nonnAnna

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  7. Pensa, con tre bimbe non li conoscevo. Mi segno i nomi. Poi Shaula: hai un libro speciale da segnalarmi per la bimba di due anni? Se non ricordo male il tuo più piccolo è suo coetaneo?
    E poi Buona pasqua a te e alla tua bellissima famiglia, "conoscendoti" un po' chissà quante cose poetiche e creative farete insieme, chissà che magie..
    Un abbraccio!

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    1. guarda, piccolo bruco ma sazio l'hanno pubblicato anche in versione cartonata e ci sto facendo un pensierino per Zeno, 2 anni appena fatti, che l'ha adorato!
      ultimamente gli è molto piaciuto anche "a letto, piccolo mostro", di Mario Ramos.
      poi va matto per la pimpa, che è sempre una garanzia.
      e comunque per ora predilige testi in rima, filastrocche, letture che siano molto musicali, più che narrazioni vere e proprie.
      ama molto anche dei libri illustrati che io ho da un sacco di anni, li usavo al lavoro e anche Cora li ha adorati: sono di fabbri editori, ne ho tre, parole, animali e corpo umano, non sono illustrati, ma hanno foto, e ora che sta iniziando a parlare passa il tempo a guardarle e a ripetere. forse ora si trova solo questo: http://fabbriragazzi.rcslibri.corriere.it/libro/8105_il_mio_primo_libro_delle_parol_aa_vv_.html

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  8. Bellissimi entrambi questi due albi! Del Piccolo bruco mai sazio ne avevo parlato anch'io qualche tempo fa sul Venerdì del libro perché è uno dei preferiti della mia bimba. Quello di Iela Mari, invece, pensa che avevo avuto la fortuna di sfogliarlo in un Café per famiglie qui in Germania proprio pochi giorni dopo aver saputo della sua recente scomparsa... ammetto di essermi quasi emozionata nel trovarlo lì per caso!

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    1. immagino ti sia emozionata, vista la coincidenza.
      mi sarei emozionata anch'io.
      a presto, e benvenuta!

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  9. Il miracolo della natura è sempre affascinante... quando poi ha la complicità di immagini particolari, affascina ancora di piu'. Buona Pasqua

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  10. Anche noi andiamo matte per il Very Hungry Caterpillar!
    Grazie per aver postato la versione italiana, cosi ne posso apprezzare la traduzione. Bella!
    Buona Pasqu(ett)a a tutti voi!

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  11. grazie per gli auguri anche a voi! e buone feste anche a voi, visto che non sono ancora finite!!! ;)

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