lunedì 25 agosto 2014

l'albero delle stagioni: estate, comunque


Era luglio. Che sarebbe stata un'estate quantomeno anomala era ben chiaro già a molti.  A noi poi, non parliamone nemmeno. Le lunghe e lente giornate andavano ingannate in qualche modo. Le attese e le noie e le ansie andavano raggirate, altro che ingannate, bisognava farsi beffe di loro. Conosco pochi modi per riuscirvi. Uno su tutti: sfamare occhi e mani, di colore e materia. Farli muovere, dar loro da fare, inventare, creare.

Era luglio. Che sarebbe stata un'estate quantomeno anomala era chiaro a tutti. Che non sarebbe proprio cominciata in questo lembo di stivale non se l'aspettava ancora nessuno però. Sì, insomma, c'era fiducia, evidentemente mal riposta, nel clima e nell'avvicendarsi delle stagioni. Noi qui si celebrava, come sempre, il cambio di stagione svestendo e rivestendo il nostro alberello. 
In poche e semplici mosse. 



Prima mossa: il cielo.
Estate è...lunghe serate fresche, passate all'aperto, cullati dal canto dei grilli, cercando refrigerio e sollievo dopo calde e assolate giornate.
O almeno è così che dovrebbe andare.
Quindi si prendono dei fogli di carta e si riempiono a grandi ed ampie pennellate di un intenso  e splendente blu notte.






















Seconda mossa: i frutti dell'estate.
Estate è...raccogliere i frutti di un anno di intenso lavoro.
E godersi il meritato riposo all'ombra di verdi e rigogliose fresche frasche.
Quindi prendere altri fogli di carta e riempirli di pennellate di verde brillante e succoso rosso.
Ritagliare, ognuno come meglio può o vuole, foglie e mele.






















Terza mossa: e l'albero è piantato in mezzo al prato, e l'albero è piantato in mezzo al pra'.
Attaccare l'alberello bello al cielo. Noi l'abbiamo rifatto perchè l'altro dopo un anno di attacca-stacca stava messo maluccio. Una volta appeso l'albero appiccicare foglie e frutti.

Quarta mossa: a caccia di stelle.
Un cielo estivo non è tale se non è stellato.
E un'estate non è tale se non ti abbuffi di pomodorini da mane a sera.
E quando ti abbuffi di pomodorini (e non solo, che con il freddo che faceva qui spesso c'abbiamo dato pure di polenta e soppressa e formaggio cotto...) da mane a sera finisce che c' hai la panza talmente piena che cominci a vedere stelle ovunque.

Quindi prendere un po' di pittura e far rilucere d'oro queste stelle di pomodoro.
A questo punto non resta che staccare le stelline una ad una dal loro stelo verde e farle volare dritte dritte fino al cielo blu notte che se ne sta appeso sul muro.
Una brava e precisa, cioè non io, avrebbe fatto dei forellini sulla carta per infilarci dentro il picciolo della stellina così da non usare lo scotch ed evitare il suo antiestetico effetto sulla carta. Pazienza...il risultato finale a noi piace molto lo stesso!

E ora mi piacerebbe molto avere una bacchetta magica e fare un piccolo grande incantesimo.
Riavvolgere il nastro, cancellare tutto il brutto di quest'estate e ricominciare da capo.
Ritrovarmi a fine giugno, quando ancora davo retta alle mie nette sensazioni del cavolo, ottimiste ed erronee come poco altro nella vita, ed avere di fronte una grande stagione, fatta di piccole cose e smisurata serenità.
E augurare a tutti una felice estate, comunque.

Qui  invece potete vedere l'albero della scorsa estate.



scadenza 10-09-14

11 commenti:

  1. Che bella idea quella delle stelline dal rametto di pomodori!
    Bentornata Shaula :-*

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    1. grazie sfolli! per il rametto, ma soprattutto per il bentornata! grazie! baci!

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  2. Veramente fantastica l'idea delle stelline con i rametti di pomodorini. La utlizzerà quanto prima!!!

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  3. Se potessimo riavvolgere il nastro dell'estate...toglierei oggi. Ma forse tutto ê utile, chissà. Magari domani facciamo l'alberello! Grazie per lo spunto

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    1. sto cercando di convincermi anch'io che, in qualche modo, tutto serva. un po' difficile da credere, ma forse è proprio così, chissà! prego per lo spunto e buon alberello!

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  4. questa è poesia, davvero!
    i vostri alberi mi piacciono sempre moltissimo ^_^

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  5. Come ti ho già detto più volte ci vuole un'anima bella per vedere delle stelle nei sepali dei pomodori...
    Un abbraccio forte

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    1. non sapevo nemmeno si chiamassero sepali...grazie per l'info! e per le parole, bellissime, che mi commuovono, scaldano e tingono di rosso le mie guance.grazie, a presto!

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  6. It's beautiful and I love the way you wrote about it. Those stars are such a clever idea, perfect!

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