venerdì 14 novembre 2014

in questi giorni

In questi giorni il tempo mi si è ristretto. Dov'è che sbaglio? Nella scelta di programmi sempre troppo lunghi o nei candeggi di macchie ed errori, negli ammolli di tensioni o nelle centrifughe di pensieri? 
In questi giorni faccio. Faccio sempre qualcosa. Ho bisogno di fare. Più faccio più mi carico, più mi carico più faccio, e più faccio più vedo luce. Come dicevo ad un'amica, sono una dinamo praticamente. Potendo, farei pure di più.

Oggi no. Oggi non ho concluso granchè. Una giornata con un'amica saltata, ahinoi. Dopo pranzo volevo scrivere un post su un libro bello, ma c'era il sole. E il sole, dopo giorni di pioggia, è più bello, si sa. E ora avrei voglia di raccontare delle pozze d'acqua sotto le altalene e dei sassolini di ghiaia calciati dentro, di Z. in cima allo scivolo che declama "vojo solo femine ne mio catello", di C. che se ne sta per le sue, e sono "sue" piene di fantasia, di mondi meravigliosi che io le invidio un po', perchè so di esserci stata anch'io e a volte vorrei tornarci, ma no so come. 
E loro due crollati esausti sul divano alle cinque del pomeriggio, che per oggi avevano dato abbastanza e la giornata poteva pure finire lì. E invece c'è stata la cioccolata calda alle sei, i cartoni alle sette, la cena alle otto, il pigiama alle nove, la buona notte alle dieci.
E a questo punto sono talmente stanca anch'io che di raccontare di pozzanghere, passeggiate sulla strada di casa, merende tardive e prolisse routine della sera non ho proprio più voglia.

In questi giorni mi chiedo un mucchio di cose. Trovo pochissime risposte, una manciata di sassolini appena. 
In questi giorni mi chiedo dove sto andando. Soprattutto se sto andando. 
In questi giorni continuano ad arrivare piccole soddisfazioni. Che mi motivano. 
In questi giorni arrivano incertezze, che mi destabilizzano.
In questi giorni ho pensato a questo mio posto. Inizio a sentire il bisogno di renderlo meno intimo, forse. Come se fosse arrivato il tempo di chiudersi un po'. Di filtrare un po'di più, con lenti rosa che più rosa non si può. Metterci dentro solo quello che fanno le mie mani, cosa vedono i miei occhi e dove mettono piede i miei passi. Manufatti, foto, viaggi. E cose belle per piccini. Una vetrina, ecco. Di quelle belle, graficamente impeccabili e dai contenuti sempre "wow", sempre in linea e coerenti, frizzanti e accattivanti. Con addosso quella patina lucida, di nuovo e ben confezionato, che ti fa scivolare un po', tenendoti sulla superficie senza mai andare un po' più giù, un po' più in là.

E poi invece ecco che torno qui e ci torno così. Così come sono. Con questo groviglio di pensieri, mal espressi. Ma sempre meglio che repressi. 

15 commenti:

  1. il tuo piacere nel condividere i frutti della tua creatività è evidente e sono sicura in molti sarebbero felici di vedere le tue vetrine. Persino io! Che di solito fuggo, quando tu racconti di lampadari e creazioni leggo estasiata!! Le cose forse possono andare in parallelo, certo se senti l'esigenza di entrambe, potresti avere due blog per esempio. A me i tuoi racconti intimi paiono così delicati....
    ti mando un bel sorriso!!!!

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    1. c'ho pensato sai, ad aprire un altro blog, magari pure bello anonimo così da riversarci dentro tutto quello che ribolle in me, bello o brutto che sia, senza remore. ma faccio già fatica a star dietro a tutta 'sta baracca del blog, e poi lo shop, e poi i social se no chi ti trova a te a 'sto shop...non so. in fondo quando ho veramente bisogno di due chiacchere più intime e profonde i miei interlocutori privati e fidati, vicini e lontani ce li ho. e lo sai bene ;-) quindi per ora vada per il parallelo qui su queste pagine. poi vedremo. un beso cara!

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  2. Io fatico a raccontarmi e spesso nelle tue parole mi rispecchio...spero tanto di trovarle ancora qui come sempre..un abbraccio! Paola

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    1. ti ringrazio. oltre ad un certo riserbo che ogni tanto prende anche me c'è anche il dubbio che in fondo non interessi poi davvero a nessuno, nè quello che vivo, penso, faccio a livello personale, nè quello che faccio a livello creativo. sapere che qualcuno ci trova qualcosa e ci si riconosce da un senso in più a questo posto. grazie.

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  3. A me scalda il cuore leggerti così....
    Fai sempre quello che ti senti e che ti viene.
    Un abbraccio forte

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    1. grazie. hai ragione sai. non devo fare nulla di più e nulla di meno. non devo rispondere a nessun criterio. un abbraccio, lungo fin là, anche a te!

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  4. Onestamente leggerti così mi piace molto . E non perché mi piace farmi i fatti tuoi, perché le tue emozioni arrivano e toccano corde importanti. E poi scatta quel sentimento di riconoscimento di identificazione . Perché o tuoi dubbi le tue paure si assomigliano alle mie.... Ti abbraccio

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    1. grazie mimma. penso che il mio dubbio nasca da non aver mai scelto, fin dall'inizio, che tipo di blog fosse questo. c'ho sempre messo di tutto un po', ma un "tutto un po' " che fosse sempre e solo mio, autentico e vissuto, che si trattasse di viaggi, emozioni o creazioni. e ho trovato persone con le quali son riuscita a "connettermi", ma nel senso vero della parola, non virtualmente. e questo è successo proprio perchè ci ho messo me qui dentro, oltre quello che faccio. con dubbi e paure, come dici tu. grazie.

      p.s. non riesco più a commentare da voi da quando vi siete trasferite! scrivo il commento, lo invio ma non compare mai...uffi. tu sai perchè?

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    2. Non lo so cara. Verificherò ... E io pensavo che ti fossi stufata di noi 😘😘😘 ps temo che il fantastico mondo di wp chieda un account ...io odio wp

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  5. quello che manca a questo post?? una delle tue foto meravigliose ;-) sarà che la fotografia è anche la mia passione e passare da te è sempre rifarmi un po' gli occhi.

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    1. oh, grazie, grazie, grazie. ma tocchi un tasto dolente...ho prestato la reflex a degli amici che dovevano finire un lavoro e quindi sono senza da una decina di giorni...sono in crisi d'astinenza da otturatore! e il mio telefonino stile anni 90 da venti euro non è d'aiuto! non vedo l'ora di rifarmi gli occhi pure io!

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  6. Anch'io mi dico sempre che dovrei essere, nei miei post, molto wow e super brillante, invece che descrivere i miei pensieri. Poi mi dico che no, non siamo tutti uguali e se c'è gente, la maggior parte, alla quale piace leggere figate, ce n'è altra che i nostri pensieri magari condivide. Un abbraccio

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    1. hai centrato il punto. io non sono liscia, brillante, patinata.
      colorata, positiva, allegra, questo sì. ma sono anche opaca e ruvida. e non voglio negarmelo. e non voglio negarlo neppure a chi mi legge. grazie anche a te!

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