lunedì 29 giugno 2015

giochi preistorici per estati sedentarie


Ci siamo. Di già. Domani ultimissimissimo (i superlativissimi vanno alla grandissima da queste parti ultimamente: come enfatizzano loro niente e nessuno mai) giorno di scuola. Quindi c'è chi finalmente si gode il meritato riposo dopo nove mesi (la grande), chi finalmente potrà godere della compagnia di un suo simile che senz'altro saprà essere migliore di quella di mammà (il piccolo) e chi (io) si troverà nella stranissima (superlativus vincit semper) condizione di avere più da fare e allo stesso tempo meno.
Di più perchè due bambini a casa 24hoursaday è pur sempre il doppio di uno.
Di meno perchè questa è proprio la situazione in cui "two is megl che one" calza a pennello, calza talmente che non riesco nemmeno a vergognarmi della citazione.

Lui senza di lei è perduto in una valle di noia.
Lui senza di lei ciondola per casa cambiando gioco e occupazione ad un ritmo che a me fa girar la testa e che rende la casa un ammasso informe di giochi aperti, iniziati, lasciati lì.
Lui senza di lei sa diventare molesto e dispettoso come pochi, a volte, soprattutto quando io ho qualcosa da fare che non sia giocare lui.
Lui senza di lei è privo di quella rassicurante e stimolante regìa che lei impersona sempre con piacere e professionalità.
Lui senza di lei è una barca in balia delle onde senza un faro che indichi un approdo sicuro.
Non che gli manchino fantasia, spirito d'iniziativa, creatività e voglia di fare. Solo che gli manca chi gli dia il "la".
Lei, seppur per pochi e rapidissimi 20 mesi scarsi è stata figlia unica, lui no.
Lei si è sempre saputa bastare, e credo sia più una questione di indole che di primogenitura.
Lui, che da solo ne combina per venti, quando è in compagnia manco le senti. Certo, fino al primo bisticcio, a cui ne seguono un numero indefinito ad un ritmo sempre più frequente fino all'ora di andare a letto.

Se anche voi a breve vi ritroverete a dover gestire la presenza fra le quattro mura di casa dei vostri pargoli, (uni, doppi, trini, multipli che siano) vi lascio con questo sporchevolissimo gioco che a me ha salvato in una mattina di quelle in cui lui vagava come una mina impazzita e io avevo altro da fare.
(l'idea l'ho scovata da quel pozzo infinito di idee e giochi che è Quando Fuori Piove )
Certo... alla fine mi son trovata con un bimbo riappacificato col mondo e con una cucina da buttare e tutto quel che avevo da fare lasciato lì ad aspettare, ma ne è valsa la pena, fosse anche solo per certe foto che sono venute fuori.

Per cimentarvi nella produzione di fossili preistorici vi basterà creare una bella palla di pasta di sale, o qualunque altroi intruglio modellabile a patto che poi si possa asciugare e seccare. Per la pasta di sale io confesso di andare sempre parecchio ad occhio, comunque credo sia una tazza di farina, una di sale e una d'acqua, ma chiedete a google che ne sa sicuramente più di me.
Poi una volta impastato per benino riunite attorno a voi una colorata schiera di dinosauri e prendete loro le impronte, e lasciate asciugare.
Ora che fa caldo la pasta di sale dovrebbe metterci poco a seccarsi, un giorno su per giù.




Quando i vostri fossili saranno ben asciutti nascondeteli e sotterrateli in mezzo alla terra o alla sabbia e poi date il via alla ricerca.
Pennellini e spazzolini vari saranno di grande aiuto per i vostri piccoli archeologi a cui toccherà poi ovviamente una fase di studio e ricerca, in cui dovranno riconoscere a chi apprtiene quell'impronta o quel segno.
Sarà la testa del terribile t-rex o le zampe del rapido e lesto velociraptor? Sarà l'orma di una conchiglia o la cresta di un triceratopo, il riccio di un ippocastano o il collo di un "collo lungo", che non so mai come si chiama ma va bene così.
Che detta così pare tutto un gioco, ma ci sono dietro competenze, stimoli e abilità mica da niente.
Perchè il gioco è una cosa serissima (Munari semper docet).



E così mentre in questa lunga e calda estate voi vi diletterete in quest'attività para-museale forse io invece riuscirò ad appropriarmi nuovamente di tempi "liberi" in cui dedicarmi ad altro mentre loro due giocano, ridono, cantano, ballano, recitano, sporcano, ribaltano, si azzuffano, gridano, piangono, corrono, saltano assieme.
Magari ritroverò pure il tempo, l'energia e la lucidità per rimettermi a scrivere qui. O forse no, chi lo sa...
Perchè ultimamente sono stata assorbita e presa da un sacco di cose. Belle eh, grazie al cielo.
E sinceramente spero continui così.

1 commento:

  1. E belle si!! Il vostro viaggio è stato un sogno... coraggio, vedrai che riuscirai a ripigliarti al meglio!!

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