martedì 3 marzo 2015

trenta dì: febbraio

Faccio fatica a trovare il tempo per  mettermi seduta a scrivere negli ultimi tempi. Bugia, non è vero. Non faccio fatica. Non ci provo nemmeno. Non che non ci siano cose da dire, racconti da narrare, immagini da impaginare, sfoghi da liberare e speranze da coltivare. E tutti gli are che vi pare. Anzi. Ma più sono e più  diventa difficile tradurli in caratteri da digitare, tanto per stare in are. 

Quando si gira pagina al calendario però vengo inevitabilmente attratta qui. 
Mi siedo al pc e inizio a scremare le foto del mese appena passato: scatto sempre tanto, forse troppo, alla fine mi trovo con miriadi di foto moooolto simili tra loro, ai miei occhi tutte irrinunciabili, ma che per il bene dell'hard disk, e anche per quello del gusto estetico della memoria, vanno indiscutibilmente cestinate in buona parte. 
Alcune invece finiscono qui. Le scelgo. Le infilo una dietro l'altra come perle di una collana. E lascio che raccontino quel che è successo, nell'ultimo mese. Io provo a tradurre, ma spesso parlano da sole.


In ordine d'apparizione questo mese abbiamo avuto: carnevale, carnevale e ancora carnevale.

Uno gnomo e una principessa delle nevi avvistati in giro, in più luoghi, a più ore, nelle più svariate faccende affaccendati. Un giorno da scuola è rientrata perfino una principessa dei mari. Bellissima (clap clap alle maestre!)





Poi è sono comparsi timidi cenni primaverili, che con luminose giornate e temperature tiepide ci hanno risvegliati un po' dal torpore invernale, facendoci uscire di casa, improvvisando gitarelle nei dintorni e facendoci cogliere attimi preziosi sui prati tornando verso casa.


Peccato che questo preludio di primavera sia stato funestato da moleste magagne e ripetute ondate di influenza, febbri, mostri verdi che uscivano dal naso e albicocche in gola al posto delle tonsille, (qualcuno mi dica che non siamo stati i soli, vi prego...). 
E quindi, ultimi in ordine d'apparizione in questo breve ma intenso mese ci sono stati  molta casa, molta calma, molta pigrizia, molta delizia.
Ritmi bradipi sono seguiti a stropicciati risvegli, e una volta in piedi ho rincorso dettagli e attimi che, lo so, presto svaniranno dietro l'angolo delle cose future.






10 commenti:

  1. Bene, te lo dico io: anche qui l'influenza regna ormai... tra tutti i quanti da un mese!
    Ora stanno male le due ranocchie e non è proprio il massimo...!
    ;-))

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    1. qui invece ci stiamo proprio dando il turno, primo io, dopo uno, poi l'altra...che da un lato va anche bene, almeno ce c'è uno alla volta che sta male, ma, cavoli, passimao settimane in casa...uffi! d'altra parte da un mese che si chiama febbraio non ci si può aspettare molto di diverso!

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    2. Io sono stata male per ben tre settimane (ho lasciato fare il suo corso alla malattia senza ricorrere alle medicine) e le ragazze hanno retto - non si era ammalata nessuna. Poi, una volta guarita io, passati pochi giorni, con differenza di un giorno si sono ammalate entrambe. Stiamo dentro casa da un mese ormai. E basta!

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  2. Io sono a casa con l'influenza :-/
    E' bello vedere i tuoi aggiornamenti :) Mi piace leggerti :)

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    1. mi spiace per l'influenza, mi piace che ti piaccia! ;-)

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  4. Adoro Il e adoro la lentezza. Mi piace tuo modo di raccontare ironico e dolce, per non parlare poi dei tuoi lavori, bellissimi! Qui con la scuola elementare e le attività varie dei miei bimbi siamo sempre di corsa e mi rendo conto che ne stanno un po' soffrendo. Confido nel sole, nelle passeggiate, nei risvegli lenti e in quei bei piedini che vedo nelle tue foto.. Che possano correre tanto ma che riescano anche a trovare riposo. Un abbraccio grande, Valeria

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    1. mi sto godendo questo periodo, questi ultimi mesi in cui posso fare la mamma a tempo pieno, cosa per molte "raccapricciante" ma che io mi sono goduta tutta e che ci ha permesso di vivere più lentamente. dopo l'estate molte cose cambieranno, e io cerco di raccogliere tutto quel che posso, finchè riesco! grazie per le belle parole, a presto, compagna!

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  5. E quegli attimi li hai colti benissimo, nelle tue foto!

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    1. sto saccheggiando il mio presente, in vista del futuro!

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