lunedì 23 settembre 2013

raramente così felice

Raramente sono stata così felice.
Un inizio d'autunno, luminoso e tiepido.
Il cielo azzurro e il sole pieno.
E la notte una luna tonda a rischiarare sonni, sogni, e sinuosi  abbracci tra le lenzuola.
Raramente sono stata così felice.
Il mio bambino in braccio, che pisola placido.
Un disco nuovo nell'aria e nelle orecchie.
Una passeggiata al mattino presto tra le bancarelle del mercato.
Guardare poco e comprare nulla.
E tornare a casa piena zeppa di luce, aria e con la testa leggera.
Raramente sono stata così felice.
Andare a prendere la mia bambina all'asilo, nel mezzo del mattino, di ritorno dalla biblioteca.
Con il piccolo che dorme, sempre placido, nel passeggino.
Nella borsa cinque libri freschi di prestito.
Uno per me, quattro per loro.
Raramente sono stata così felice.
Le idee ancora non chiare che frullano per la testa, i progetti nebulosi che non prendono coraggio, ma una profonda e ferma serenità e l'orizzonte sgombro da ansie e preoccupazioni.
Perchè quel che conta è qui tra le mie braccia, mi tiene per mano attraversando la strada, mi dorme accanto la notte.
A tutto il resto c'è rimedio, per tutto il resto c'è tempo, con tutto il resto scenderemo a patti e compromessi, di tutto il resto in qualche modo potremmo anche fare a meno.
Raramente sono stata così felice.
Una domenica sera a Casavecchia.
Tra amici.
Una cena semplice e saporita.
Bambini bravi, bravissimi.
Che a immaginarli così bravi io non ci riuscirei.
Qualche libro, uno xilofono, dei tovaglioli di carta a intrattenerli.
Della buona, anzi ottima, musica.
Senza amplificazione alcuna.
Solo in tre a riempire una stanza intera.
Senza trambusti, voci calde e graffiate, uno spensierato ukulele, un malinconico violino, campanelli e tintinnii, qualche carillion, gli echi evocativi di una tromba.
Che gran, felice serata.
Preziosa e, fortunatamente, non così rara.





Consigli per gli ascolti:
Il gruppo che abbiamo viene dalla Germania e sono amici di amici nostri, quelli che, ancora per poco, vivono a Casavecchia.
Erano in tour in Italia e prima di rientrare a Berlino si sono fermati qui, a Casavecchia, per un house-concert  dall'atmosfera calma e calda.
Li avevo già visti.
E mi erano piaciuti un sacco, ma un sacco proprio bello pieno.
Li ho rivisti con immenso piacere.
C'è gente davvero brava, lì fuori nel mondo.
Davvero un gran privilegio scoprire che c'è.
Si chiamano My Sister Grenadine, questo è quello che fanno.





4 commenti:

  1. Che bello questo post. Colma di serenità e trasuda cose semplici, ore fatte di amore e passione. Mi rilassa legegrti e mi doni pace.
    Tornerò.
    Raffaella

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  2. @ raffaella:
    benvenuta!
    e grazie per le belle parole.
    questa è un po' la mia oasi di calma e pace, appunto, nel viaivai delle faccende e dei pensieri, delle fatiche, belle o meno, di tutti i dì.
    non può che farmi piacere sapere di trasmettere anche ad altri le stesse sensazioni e di portare qualcuno con me in questa bolla di pausa dal mondo.
    grazie ancora.

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  3. Concordo con Raffaella, stasera dormirò con il sorriso che mi hai regalato. :-)))

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  4. @ mammapiky: qui stamattina il cielo è grigio, spero tu abbia dormito bene e che il sorriso duri anche per tutto il dì!
    grazie!

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