Questo tiepido autunno sta lasciando posto ai primi freddi. Si apre la stagione dei piatti "scaldapancino": minestre,zuppe, creme, vellutate.
Tra tutte una delle mie preferite è la minestra di verze, che sta pure ai vertici della classifica "minimo sforzo, massima resa".
Ho imparato a farla quando abitavo in fattoria: in quegli anni ho mangiato i migliori minestroni di cui abbia memoria e una delle immagini che senz'altro mi evocano fortissimamente l'atmosfera di quel posto e di quel tempo è il pentolone che ribolle sulla stufa, a tenere in caldo la cena per chi sarebbe arrivato dopo.
Se non la conoscete o non sapete come si fa ve lo spiego io. Mi basteranno appena un paio di righe.
A voi invece servirà:
-una verza, o mezza, o due dipende da quanti siete a tavola. Noi con una verza di medie dimensioni ci mangiamo in quattro.
-dado vegetale, fatto in casa o comprato a vostro piacere, o ci aggiungete una carota, uno scalogno e una costa di sedano che poi toglierete.
-un pentolone bello capiente
-acqua con cui riempire il pentolone
Ora che avete tutto dovete lavare la verza e tagliarla a striscioline.
Riempite il pentolone con la verza e il dado, o le verdure da brodo, aggiungete acqua q.b. a coprire bene tutta la verza, mettete sul fuoco, portate ad ebollizione, lasciate cuocere a fiamma media per una ventina di minuti.
Servite calda, in ciotole capienti in cui avrete prima messo dei tozzi di pane raffermo. Si inzupperanno di brodo in un apoteosi di gusto e morbidezza che vi farà tornare bambini in dieci secondi netti, il tempo di darci una spolverata di parmigiano e portare il primo cucchiaio alla bocca.
Io l'ultima volta ci ho messo del pan di zucca avanzato e secco al punto giusto.
Fuori il tempo era uggioso, mi son seduta a tavola da sola con questo piatto di fronte a me.
Un momento a dir poco sublime. Fatelo anche voi, ora che il freddo è di nuovo qui e l'inverno sta arrivando.
Gnam! Piatto autunnale da pioggia fuori e calduccio in casa ^-^
RispondiEliminaamo le zuppe e le minestre!! la faccio!!
RispondiEliminati ho anche preso in prestito le tre z