lunedì 7 dicembre 2015

my wonderland quietbook


Era la sera di capodanno, un anno fa quasi. Eravamo tutti acciaccati, chiusi in casa sotto i colpi di una molesta influenza che aveva funestato un po' tutte le festività, che nonostante termometri, aerosol e mal di testa erano passate liete e serene.
Dopo un modesto cenone, che chiamerei quindi cenino, ci eravamo piazzati bel belli sul divano copertina sulle gambe e film, nel tentativo di aspettare la mezzanotte più o meno svegli.
La scelta era caduta su Alice. Che ho visto un numero infinito di volte e che continuerei a guardare all'infinito.
Sarà stata la febbre a 38, sarà stato l'influsso lisergico che questo film ha sempre avuto su di me, ma nella mia mente ha iniziato a prendere vita un libro di panno, alla mia maniera.
Lo guardavo e ogni strampalato personaggio, ogni pazza scena, ogni surreale paesaggio si trasformava in ispirazione. E l'ispirazione si faceva già pagina, e per ogni pagina il gioco era già lì.
L'illuminazione è stata rendersi conto che Alice, come con tutte le opere che preferisco, parla più lingue, con diversi registri e arriva a tutti, ce n'è per tutti.
Sono riuscita mentre lo guardavo a trovarci tutti quegli elementi, quei concetti, quelle realtà che i bambini iniziano ad imparare fin da piccoli, quando iniziano a muovere i primi passi in quello straordinario, spaventoso, eccitante, strano-stranissimo, curioso, enigmatico Paese delle Meraviglie che è l'infanzia.
Gli opposti, il sotto e il sopra, il dentro e il fuori, le emozioni e le espressioni del volto, il nascondere, lo scomparire, l'indovinare e lo scoprire.
Ho ideato e disegnato e cucito a mano questo libro di panno, in cui ho reinterpretato i personaggi adattandoli alle scoperte che i piccoli compiono ogni giorno nella loro vita, costellata di meraviglie, prodigi, misteri, indovinelli, scoperte e strabilianti avventure. 
Ogni personaggio mi ha ispirato un gioco.



Alice mi ha mostrato il su e il giù, il sotto il sopra, il cadere e il finire a testa in giù.
L'allegria, spensierata e curiosa e la tristezza, spaesante e desolante.
Gli opposti, le due facce di una stessa medaglia.
Il repentino cambio d'umore nella magia di una "gonna lunatica", che si solleva mentre Alice cade giù nella tana del Bianconiglio. ("gonna lunatica": così l'ha battezzata una mia amica a cui non posso non riconoscere il merito di un nome tanto bello e calzante, tu sai chi sei, grazie amica bella).



La curiosità che fa  ficcare il naso e spingersi oltre il confine del noto, del confortevole, del rassicurante alla ricerca di una risposta. Gli ostacoli da superare, le domande portano altre domande.
Come porte che si aprono una dopo l'altra, su altre porte, alla ricerca della chiave giusta.


Chi meglio del Bianconiglio che corre e scappa, con il suo orologio nel panciotto, sempre in ritardo, per imparare a leggere l'ora? Nessuno, lo so.  
E infatti eccolo qui, con i suoi baffi a lancetta e quel suo sguardo smarrito.


Il gioco, quel pizzico di follia, che dà sapore ai giorni qualsiasi trasformandoli in festa, sempre. Il Cappellaio Matto per me è un po' anche questo. Gran cerimoniere di ricevimenti e feste di buon 
non-compleanno e maestro di "stupidera" nel libro che ho cucito gli ho dato tre cappelli attaccastacca.

E non c'è ricevimento senza thè. Teiera e servizio di tazzine in perfetto stile "regina di cuore". 
Ci si può giocare davvero, ovviamente. Teiera e tazzine escono da libro per giocare "a far finta che", una delle attività più serie ed importanti con cui ogni bambino si diletta con impegno e sommo gaudio.


E per un ricevimento come si deve ci vogliono dolcetti e biscotti.
Prendine uno, dice la scatola.
Ma dentro ce ne sono ben tre.
E su tutti c'è scritto qualcosa, ma con caratteri diversi: corsivo, stampatello maiuscolo e stampatello minuscolo, proprio come su quelle tre bottigliette lì a fianco. Ad ognuna la sua, allora!



Quei due birichini di PincoPanco e PancoPinco intanto non fanno altro che salare qui e là come pazzi...uno si è tutto scombinato, bisogna aiutarlo a rimettersi in sesto. 
Un gioco un po' puzzle e un po' "pupazzo da legare"!
Ci avviciniamo alla fine. Ci fanno compagnia ancora un po' lo Stregatto, nascosto dietro alla sua grande e grossa coda a strisce e il Brucaliffo, seduto sul suo fungo tra riccioli di fumo in cui nasconde chissà quali enigmatici messaggi.


L'ultimo personaggio che incontreremo è La Regina di Cuori, ma se non vogliamo sentirla urlare "taglietegli la testa", sarà meglio sistemare il pasticcio che hanno combinato le carte.
La Regina di Cuori non deve assolutamente vedere quei fiori bianchi sul roseto: presto stacca tutti i cuori rossi dall'asso e attaccali sulla pianta!
Ed eccola la Regina di cuori che invece è sempre tuta arrabbiata, col suo ghigno e sguardo arcigno.
Ma deve stare ben attenta con la sua bislacca intenzione di tagliar la testa a tutti, che altrimenti  rischia di perdere la corona (la corona si attacca a stacca con un bottoncino a pressione).


(Come in tutti i miei libri ognuna di queste pagine stimola lo sviluppo del bambino attraverso il gioco: ci sono giochi che stimolano la motricità fine, e la coordinazione occhio-mano, altri che stimolano il linguaggio, l'apprendimento delle lettere e dei numeri, delle posizioni e dei contrari (sotto-sopra, fuori-dentro, davanti-dietro), l'associazione di simboli, colori, forme, lo sviluppo socio-emotivo attraverso il gioco simbolico e il riconoscimento delle emozioni e delle espressioni del volto.
Questo post non è un tutorial, la riproduzione e la copia di questo libro non sono pertanto consentite.)
Questo libro, liberamente ispirato ai personaggi e alla storia di "Alice nel paese delle Meraviglie" di Lewis Carrol , è completamente ideato, disegnato e realizzato a mano da me, ne è quindi vietata la riproduzione e la copia, sia delle foto qui pubblicate che del progetto.
Trovate questo mio quietbook nel mio shop su Alittlemarketitalia, a questo link)

4 commenti:

  1. Davvero splendido! E poi Alice è una delle mie storie preferite :-)

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  2. ma sei un genio!! ma che meraviglia!!!!

    sempre brava

    speranza

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  3. c h e m e r a v i g l i a !!!!
    senza parole!!!!

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  4. in bocca al lupo per il mercatino!

    speranza

    RispondiElimina

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