Cronache postume, assai tardive, di domeniche marzoline. Quando, stufa della reclusione forzata per moleste e ripetute ondate d'influenza che hanno colpito ogni membro di questa famiglia in scrupoloso ordine e secondo criteri che prevedevano di colpire un solo membro per volta e sempre nei weekend, ce ne siamo andati in quel di Marostica e dintorni.
Determinata a riprendermi un po' per volta quei pezzetti di mondo e quei momenti di sereno e svagato gironzolare che nell'ultimo anno mi sono stati rubati. Troppo ferma io non ci so stare, ma la fortuna è che sono di bocca buona: basta davvero qualche scorcio di campagna, due pasi per un borgo vicino, una camminata in un bosco e come per incanto torno ad essere una persona serena, lieta e piacevole.
Se poi mi metti pure seduta in un agriturismo arroccato su un piccolo pendio di un colle e se in tale agriturismo iniziano a deliziarmi con antipiasti e cicchetti e sfizi in quantità e bontà tale da farmi finire a malapena il primo e rinunciare perentoria al secondo, allora potreste incontrarmi mentre canto a squarciagola "e la vita e la vita, e la vita l'è bela, l'è bela". potrebbe pure essere un bello spettacolo, non fosse che sono stonata come una campana.
Satolli e soddisfatti siamo andati a smaltire l'abbuffata con quattro passi sul colle attorno. La speranza era quella di riuscire ad intercettare il momento, se non della piena fioritura dei ciliegi, almeno il suo incantevole inizio. Tra i viaggi dei miei sogni c'è anche il Giappone nel suo periodo più classicamente tipico, quello che a tuti viene in mente pensando alla terra del Sol Levante. Ora le nostre possibilità, economiche e non solo, al momento pongono questo viaggio letteralmente nel mondo dei sogni, qualcosa da immaginare ad occhi chiusi e su cui fantasticare senza remore, che tanto non costa. E dato che in quanto a sapersi accontentare e gioire delle piccole cose io ormai mi son fatta un acerta esperienza Marostica calzava perfettamente a pennello e soddisfava la mia fame di hanami.
Ahinoi siamo stati un po' troppo precoci. Questioni di pochi giorni eh?, mica tanto. Scommetto che chi ha passato la Pasqua da quelle parti ha goduto di panormai perfettamente fioriti. Ma si sa: le cose belle spesso sono effimere, imprevedibili e sfuggevoli, e comandar di loro non si può.
Poco male, la passeggiata che circonda il colle è comunque deliziosa e facilissima anche con i bambini, apparte un primo tratto un po' più scosceso e stretto, ma davvero poca roba e noi, compresi i bimbi, l'abbiamo affrontato con urbanissime scarpe da ginnastica. Non abbiamo percorso tutto il sentiero, era un po' troppo per loro, ma ve lo consiglio davvero: passerete tra pendi terrazzati, vigneti, ulivi, cascine diroccate e belle case di campagna, boschi e ovviamente ciliegi.
Ciliegi che come avrete capito erano lì lì per fiorire, ma no, non era ancora il momento. I rami erano carichi di boccioli, pieni, gonfi, pronti a scoppiare come un chicco di mais in fragrante e caldo pop-corn. Solo qualche albero era già in fiore. E tuttore ho il dubbio che non fossero ciliegi ma alberi di amoli, però non staremo mica qui a cercare il pelo nell'uovo. Erano belli pure quelli, e pure profumatissimi.
Non creda serva dire che su quell'unico paio di alberi io e il mio obbiettivo ci siamo incollati come una cozza allo scoglio.
Potere della parzialità del punto di vista, magico artificio dell'inquadratura: a guardare queste foto, come dice marito mio, sembra che io sia stata in mezzo a decine di alberi in fiori. Erano solo due, o poco più. Ma per contemplare il bello mica è necessario che sia tanto, no?
A volte basta poco resta sempre una grande piccola verità.
Da qui siamo poi risaliti in macchina, ci siamo diretti verso la sempre graziosa Marostica per il primo gelato della stagione nella prima giornata di ora legale, (evviva chi li ha inventati, il gelato e pure l'ora legale!)
L'agriturismo è questo qui.
Che bella passeggiata e bella Marostica!mi ricordo una grande scacchiera nella piazza.. giusto?
RispondiEliminaStrano che i ciliegi non fossero ancora in fiore, ma non sono i primi a sbocciare? Beh, meglio cosi comunque... puoi sempre tornare a vederli nel pieno della fioritura! Invece io che in Giappone ci sono stata a fine aprile di qualche anno fa.. ho perso tutto per poco,pochissimo tempo . Eeh chissà quando ci potrò tornare laggiú.. ma ogni anno ci penso a quell'hanami mancato per un soffio
Un paseo precioso. Me encanta la primera foto. :))
RispondiEliminaVorrei sempre commentare per farti sapere che sono passata, ma non so mai cosa dire. Dici sempre tutto tu, e benissimo...
RispondiEliminaIO odio l'ora legale!! O meglio, odio il cambio dell'ora: sceglietene una e che sia sempre quella, please!
RispondiEliminaIn compenso, con le foto dei fiori sono come te...mi basta un singolo ramo fiorito e posso tirarne fuori cinquanta scatti!!!
Bellissima la vostra passeggiata e questo momento di evasione e relax.
Più a buon mercato del Giappone ma altrettanto pieno, vivo e prezioso!