mercoledì 7 gennaio 2015

trenta dì: dicembre

Comincio dalla fine. Dagli ultimi trenta dì di un anno che, grazie al cielo, è finito. 
E, grazie al cielo, sono stati trenta giorni dolci, caldi, sereni, lieti e lievi. Danzati a ritmo di festa, tintinnante e delicata, senza mai fretta, senza mai affanni.  Impreziositi da buone notizie, e ce n'era davvero un gran bisogno.

La magia del Natale è anche aprire ogni anno, alla stessa data, scatoloni con dentro un  mondo popolato di piccoli gingilli, vecchie cianfrusaglie, storie di elfi e berretti rossi. Ad ogni oggetto che sbuca dalla scatola, e da 12 mesi di oblio, è un "oh" di meraviglia  e stupore. Sentirsi ricchi come chi trova un tesoro dimenticato. Partire per un paese incantato e scoprire che, guarda un po', è proprio a casa tua.


Un mese come quello appena passato non poteva che essere dolce e goloso, godereccio e sfizioso. Quest'anno come mai prima. Ho voluto un Natale che fosse zuccherino e frizzante. Colorato e fresco. Sto ancora sperando che il suo "yummy power" riesca a durare per tutti i mesi a venire.






Mi sono presa una pausa da un po' di cose, a dicembre. Mi sono chiusa in casa, stretta nell'abbraccio di ciò che conta veramente. Ho accolto amici e tutto il calore che sanno portare nella mia vita. Ho rallentato. Talmente tanto che ad un certo punto devo essermi fermata. E non è stato affatto male.
Ho scelto un piccolo punto d'osservazione, leggermente defilato, mi sono guardata, mi sono guardata attorno, ho guardato quel che faccio, quel che penso, quel che voglio. Ho fatto due conti con la gravità terrestre e la rotazione degli eventi e le variabili degli imprevisti del fato. Ho ricalcolato la rotta. E ora riparto. Senza propositi, buoni o cattivi che siano, ma solo con una manciata di buone idee, parecchie intenzioni e una stiva carica di speranza. 


Nell'ultimo mese è cambiato anno e pure stagione. Non è da tutti i mesi, e questo rende dicembre ancor più speciale. L'inverno è arrivato, bianco e freddo, e a me basta avere delle stagioni coerenti e climaticamente prevedibili per lasciare che il tempo scorra, senza farmi prendere da inutili ansie. Ogni cosa a suo tempo, ogni cosa al suo posto. Possibilmente senza scossoni, grazie.


Con il freddo e la neve sono arrivai pure i malanni, che ci hanno tenuto ostaggio di queste quattro mura per quasi tutte le feste. L'ultimo giorno dell'anno è stato coerente con sè stesso. Sottotono, acciaccato, raccolto e intimo. Mentre sul fuoco bolliva pian piano il cotechino e Lui schiacciava patate bollenti per il purè, influenza e febbre albergavano cocciute in me. Ma se l'anno finiva coerente con sè stesso, io non sono stata da meno. Al nostro intimo e sobrio Capodanno non sarebbero certo mancati colore e calore. Ho sconfitto a colpi di colore cose peggiori di un veglione con la febbre, figuriamioci...
Ho apparecchiato la tavola per noi quattro: la tovaglia delle feste, i bicchieri belli e anche i calici, un vino vecchio, di un anno in cui ancora nemmeno ci conoscevamo, e tanti auguri nel piatto.
Prima della mezzanotte ci sarebbe stato tempo per "Alice nel paese delle meraviglie" (c'è sempre tempo per Alice, checchè ne dica il Bianconiglio), da guardare sul divano, bimbi svegli e arzilli, papà crollato nel sonno subito e io all'arrivo della Regina di Cuori che no, non mi è mai piaciuta.
A mezzanotte un brindisi, i fuochi d'artificio da guardare alla finestra e un anno tutto nuovo da scartare al mattino.



E ora due parole per te, carissimo 2015 appena arrivato tra noi. Non la farò lunga, non starò qui a stilare liste di desideri, buoni propositi, sogni e bisogni. Solo un paio di cose. Fare peggio del tuo predecessore è cosa ardua, quindi vedi di non metterti strane idee in testa e non sfidarlo. Te ne sarei davvero grata e come ricompensa potresti finire dritto dritto nella classifica dei migliori dieci anni della mia vita. 
Poi, sempre da quel poco di buono del 2014 avanzo un'intera estate e almeno un paio di viaggi, di cui uno lungo. E qualche chilo di serenità, di quella dal peso specifico leggerissimo ma che vale più dell'oro. Se potessi pensarci tu a risarcirmi del maltolto sappi che la Top Five è tua. Io, fossi in te, ci farei un pensierino. Buon Anno, Anno Nuovo.

6 commenti:

  1. Cara Shaula,
    Ti auguro di cuore che il 2015 si senta invogliato dai tuoi colori e dalla tua poesia a fare il suo dovere di anno riparatore.
    Un abbraccio fortissimo

    RispondiElimina
  2. Le tue parole sono così dolci e armoniose che regalano tanta serenità!
    Buon 2015, speriamo veramente di poterlo piazzare nella top 5, ma soprattutto che ci regali un'estate meravigliosa!

    RispondiElimina
  3. Carissima, sono certa che il 2015 vorrà accettare la sfida di entrare nella top ten, e pure io gli ho fatto la stessa ramanzina!

    RispondiElimina
  4. "Partire per un paese incantato e scoprire che, guarda un po', è proprio a casa tua": Love love love...

    RispondiElimina
  5. Ma quante idee originali e creative popoleranno il tuo 2015? Più di quante non ne abbia viste quell'ingrato del 2014? Perché davvero se è stato così avaro e taccagno, proprio non le meritava! Tu continua a deliziarci con parole e creazioni! Buon anno!

    RispondiElimina
  6. La magia di trovare quegli oggetti lasciati da 12 mesi...e' proprio vero! Ed è con un po di malinconia che io mi accingo a ritirarli, questo weekend.
    Da noi la fretta è gli impegni incalzanti non hanno dato tregua neppure durante le feste (anche perché ho lavorato negli altri giorni) però gli amici, il colore ed il calore non sono mancati.
    Le tue foto e le tue parole ispirano fiducia, ottimismo e amore ed io ti auguro un 2015 ricco di tutti e tre e...di tante altre belle foto condivise con noi lettori!!!

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...