I bimbi dormono.
Zeno nel suo lettino, Cora nel lettone, chè ci siamo dedicate qualche coccola esclusiva, per me e lei sole.
E mi sono addormentata un po' anch'io, abbracciata a lei, naso contro naso.
Mi fermo, come ogni pomeriggio con il caffè nel bicchiere, a prendermi la mia pausa indispensabile e irrinunciabile.
Mi fermo e fermo i pensieri che vagano in tondo nella testa.
E' stata una mattinata calma, lenta.
Zeno si è svegliato all'alba, l'ho portato nel lettone e sotto le coperte abbiamo poltrito assieme per un'altra oretta.
Quando Cora si è svegliata io ero in bagno e Zeno vagava per la casa.
Le sue prime parole, seduta al centro del corridoio, sono state :"Andiamo nel lettone a farci le coccole?"
Non c'è stato bisogno di chiederlo una volta di più, ci siamo rituffati sotto le coperte, tutti e tre, con la tapparella alzata quel tanto che basta a far entrare qualche timido e tiepido raggio di sole.
Ci siamo presi il nostro tempo, come abbiamo sempre fatto finora, liberi da sveglie, orari, impegni...
'na pacchia.
Ma da lunedì si cambia musica.
Sveglia presto, colazione, lavarsi manifacciadenti, via veloci, vestirsi, su le scarpe dai che è tardi metti il cappuccio che piove....
Ma siamo pronti. Da un pezzo ormai.
Qui se ne parla da gennaio:"...lo sai che tra poco io vado a scuola?" è stato uno degli argomenti più spesso proposti da Cora.
Io, bhè io sono nata pronta.
No, non è vero...sono un sacco emozionata e spero che il suo entusiasmo per questa nuova avventura superi indenne i primi caotici momenti e il trambusto della novità.
Quel che le servirà è tutto pronto, o quasi.
Mi ci sono proprio applicata un sacco.
E ne sono fiera e felice.
Da metà agosto nei ritagli di tempo, durante i pisolini, la sera a letto, lista dell'occorrente alla mano, mi sono ingegnata e prodigata.
E divertita pure.
A inizio settembre, quando l'attesa si faceva ormai spicciola e la clessidra dei giorni si svuotata, granello dopo granello, ho appeso al frigo una sorta di calendario dell'avvento, un conto alla rovescia per aiutare Cora a capire "quanto manca".
C'è la casa, c'è la scuola, c'è la strada da fare da casa a scuola.
Tante caselle, quanti i giorni che mancano.
Ogni mattina Cora mette la sua crocetta sul giorno e contiamo quelli che mancano.
Così, passo dopo passo, la scuola si avvicina.
La scuola dove tanti bambini la stanno già aspettando.
"...e questa bimba come si chiama, mamma?"
"non lo so Cora, me lo dovrai dire tu, quando torni da scuola"
Per renderla ancora più partecipe in questa fase di preparativi la borsa per il prestito del libro l'ha fatta lei.
Tra i tanti regali ricevuti all'ultimo compleanno uno è cascato proprio a fagiolo: una borsa di tela e dei pennarelli da stoffa.
Semplicemente perfetto!
Quindi l'altra mattina ci siamo dedicati a quest'attività.
Su un lato ho disegnato, su suo suggerimento, il mare, il sole, le barchette...e lei ha colorato.
Sull'altro lato invece ha fatto un disegno tutto suo.
Ecco qui: il pirata.
Con tanto di ancora...
...e pappagallo.
Gli asciugamani e i bavaglini c'erano già. Io mi sono limitata ad aggiungere cappiolini e nome.
La sacca invece è il mio grande vanto, la mia soddisfazione.
Fatta tutta da sola.
Ho ripreso in mano la macchina da cucire, che avevo abbandonato poco dopo aver iniziato ad usarla.
Finora avevo creato ben poco: due tendine per il bagno, un copri-paracolpi per il lettino, la borsa per i pannolini sporchi.
Ho seguito un tutorial su "la sciarpa che canta", blog di una ragazza che con la macchina da cucire sa fare cose davvero carine, semplice ed intuitivo abbastanza per una principiante come me.
Ho avuto qualche difficoltà all'inizio ad infilare l'ago e caricare la spoletta,(l'abc quindi...), ci sono un sacco d'imperfezioni...ma esiste! Prima non c'era e adesso c'è!
Queste son le cose che davvero mi gratificano!
Quel pomeriggio, dopo averla finita, il mio indice di autostima ha avuto un rialzo di sette punti almeno!
Cora ci ha già messo dentro tutte le sue cosine e adesso è appesa in cameretta in attesa di svolgere i suoi importantissimi incarichi.
A me resta solo da cucire un altro sacchettino, più piccolo, per i calzini antisdrucciolo.
Per ora ho applicato le decorazioni...dei profumati fiorellini per dei puzzolenti calzettini!
Ecco qui.
Tutto pronto, tutto fatto.
Basta cominciare.
Intanto noi stasera usciamo da soli, child free, per la terza volta in tre anni...dobbiamo assolutamente invertire questa rotta!
Andiamo a sentire loro, per il loro ultimo house-concert a Casavecchia.
Perché anche loro sono giunti al capolinea di quest'esperienza.
Ad un anno esatto dalla nostra partenza.
Siamo proprio all'epilogo.
Un capitolo si chiude.
Molti altri se ne sono aperti e sempre di nuovi ne cominceranno.
Ma quelle pagine, della nostra avventura in fattoria, le rileggerò sempre volentieri. E con un piccolo, lieve e delicato gusto di nostalgia e gratitudine.
Che brava!!
RispondiEliminaSai che la mia macchina da cucire 70's mi ha abbandonato proprio quando avevo voglia di riprovarci. Devo provare a ripararla...
Lo trovo geniale.... Tua figlia vive la scuola come l'attesa ad un bellissimo avvenimento e non come la maggior parte dei bambino una tragedia per il distacco dalla famiglia ..... Bellissima la borsa ora vado a curiosare nel blog a cui facevi riferimento
RispondiElimina@ squa: vai di riparazioni! e poi via via di cuci cuci...perché sono soddisfazioni.
RispondiElimina@ bussola: è molto importante il nostro approccio alle cose che ci stanno attorno, i bambini imparano da noi, no? effettivamente troppo spesso leggo e sento di racconti tragici ed esperienze vissute come traumi...son momenti, delicati, ma niente di insuperabile!
Ma tu ci sei su pinterest? Sono stata risucchiata e allora cerco amici :)
RispondiEliminaUna meraviglia di idee e tanta dolcezza!
RispondiEliminaCome mi manca avere un pò di tempo da dedicare al cucito..ma anche Pupo crescerà... ;-)
@ squa: io l'account su pinterest l'avrei anche aperto, ma ammetto di non aver ancora ben compreso come usarlo...
RispondiEliminasarà che sono un po' una capra dgitale e sono anche mediamente poco social, tendente al minimo a dire il vero.
prova a cercarmi, magari mi trovi, credo di aver messo shaula o shaulalala come nome...
capace che poi mi metto a capire come funziona!
@ lu: io inizio a ritrovare il tempo ora, dopo due figli a 20 mesi di distanza l'uno dall'altro.
A volte sembra che non passi mai questo tempo, e invece credimi...vola!