L'aprile non c'è più, è ritornato maggio.
Mi son fatta coraggio.
Sarà stata la luce che è tornata. Le giornate più lunghe, preparare la.cena con il sole che entra dalla finestra, anche se sono le sette e oltre della sera.
Aprile è stato un mese giovane e tenero. Al sapore di primizie e premesse di futuro e promesse di orizzonti nuovi e terre da esplorare.
Tempo di prendere fiato. Fermarsi nel qui e ora e immergervisi fino al collo e nuotare in apnea in questa bolla di bel vivere e quieta felicità fino alla prossima stazione. Fino al prossimo lancio di dadi, godere di questa mano vinta.
Nella testa mille e più considerazioni sul lavoro. Su quello che non ho, su quello che ho. Su quello che da cinque anni mi tiene impegnata 24hoursaday. Non sono mai stata ferma. Tra le mani, sotto ai piedi, davanti agli occhi, dentro al cuore. Ho fatto e disfatto, cambiato ed imparato più in questi cinque anni da stay at home mum (da noi si dice casalinga, e scusate, ma una volta tanto preferisco di gran lunga un vocabolo inglese ad uno italiano) che in tutti gli anni in cui ho lavorato lì fuori.
Mi sento come le fioriere sul mio terrazzo. Non ci ho seminato nulla, non ho travasato nemmeno una primula quest'anno. Le ho lasciate lì fuori. Sotto le intemperie dei giorni brutti e al tepore dei raggi del sole nelle giornate tiepide e dolci. Ho lasciato che diventassero nient'altro che materia di gioco e scoperta, un luogo privilegiato di esplorazione sensoriale, altrimenti detta "imbrattiamoci di terra dalla testa ai piedi". Sporcarsi e scoprire. E scoprirsi.
E lì, in quei vasi di terra secca, in cui si è fatto di tutto tranne che coltivare, sono spuntate, verdi, tenere e determinate delle piccole margherite, salite dal prato del cortile fin quassù.
Vorrei scriverlo nel curriculum alla voce esperienze formative: negli ultimi cinque anni ho imparato a fare la margherita.
Hai anche imparato a fare foto stupende, lo sai? O forse le facevi già, in ogni caso, sono bellissime, piene di luce, colore e calore, lo stesso che traspare dalle tue parole, insieme, forse, ad un pò di amarezza.
RispondiEliminaE non è certo poco...
RispondiEliminaSemplicemente ti abbraccio.
P.s. Quanti ricordi di bambini mi hai suscitato con gli stridoli! (Non so come li chiami tu, questo nome è sicuramente una voce dialettale del mio paese)
Oh es cierto!! El tiempo pasa muy rápido. En poco más de un mes estaremos en verano. Me encanta cómo atrapas los momentos en tus fotos. :))))
RispondiEliminaChe meraviglia fare la margherita! Un post stupendo, pieno d'amore e di vita.
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