mercoledì 30 luglio 2014

in an octopus's bathroom

Se mi dicessero che posso portare via con me, (dove? bho...un'isola deserta, un altro pianeta, un eremo incantato...) solo dieci cose, tra queste dieci cose ci sarebbero i dischi di Beatles, senza dubbio. Se mi dicessero che dei Beatles posso portarmi via solo dieci canzoni, una sarebbe  "Octupus's garden", senza dubbio. Perchè è la quintessenza di quel che amo dei Beatles: la raffinata capacità di mettere in musica parole grosse come macigni, pensieri profondi come abissi, intingendo tutto di una rara e soave leggerezza. L'obladì-obladà, il na-na-na-na a ripetizione continua ed ininterotta, il la-la-la-la che prende in ostaggio le tue orecchie. 

"Octopus's garden" la cantavo in ospedale a Cora , i primi giorni. Le cambiavo il pannolino e  intanto canticchiavo, guardando quella pesciolina venuta dal mare profondo.

In questi giorni ci andrei volentieri, laggiù, in fondo al mare. Al riparo da tempeste, grigiori e pensieri. Solo noi quattro. Felici e al sicuro. E invece siam qui e cantiamo e danziamo e cerchiamo di portare luce e colore in queste giornate. Coccoliamo Casanuova, questo nostro nuovo nido, sempre meno nuovo e sempre più nostro. Coloriamo queste quattro mura. Cerchiamo di distrarci. Facciamo passare il tempo, questo tempo così poco clemente, e non parlo del meteo.

venerdì 25 luglio 2014

la tempesta

Lunedì siamo stati in biblioteca. Abbiamo portato a casa questo libro che altre volte avevamo letto lì. Ma questa volta è venuto a casa con noi. Poche pagine, una storia breve. Uno di quei libri che parla ai piccoli quanto ai grandi. Forse più ai grandi che ai piccoli. Un libro di cui ora avevo bisogno.

venerdì 11 luglio 2014

in questi giorni

Faccio il pieno di luce, in questi giorni.
Quella forte e luminosa che splende prima della tempesta.
Ve ne lascio un po'.
Godete di ogni attimo. Sempre e comunque.


martedì 1 luglio 2014

trenta dì: giugno

Se ci fosse un torneo dei mesi giugno sarebbe in testa alla classifica dei mesi più ricchi, finora.
Ricco di piccole cose ed infinitesimali gioie, che sono le migliori.
Costellato di momenti speciali e adagiato su un prato di brillante quotidianità.
Il tempo libero, che accarezza la noia, rendendola docile e dolce.
Lo stare fuori, lo stare dentro. E goderne comunque.
La luce forte, che abbaglia gli occhi e illumina la pelle.
Il riparo della casa, i giochi sul tappeto.
I pic-nic improvvisati al parco e le ultime pizze in casa.
I miei successi botanici sul balcone, del tutto spontanei. E sorprendenti. Tipo che un vaso di portulaca ha superato l'inverno in serra, e ora, oltre a fiorire di due colori diversi, ospita anche una vinca bianca, che io, giuro, non ho messo lì!
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...