giovedì 5 dicembre 2013

di bianco le tingerem: le rose di Munari in veste natalizia

L'inverno alle porte, il radicchio sui campi.
E sulle tavole.
Il tardivo di Treviso, delizia pregiata della mia zona.
Versatile ed eclettico, finisce nei piatti sotto molteplici forme.
Crudo in insalata, risotto, pasta, pasticci, ai ferri, saltato in padella, nella frittata, in torte salate, sulla pizza.
Noi ne abusiamo.
Specialmente quando abitavamo a Casavecchia, visto il ruolo da primo protagonista che rivestiva nei campi della cohousing, da novembre a febbraio non c'era pasto senza le sue lunghe foglie che coloravano di bianco e viola i piatti.
La sua coltivazione è altrettanto affascinante: inizia a luglio con il trapianto, sotto il solleone, prosegue la sua crescita fino all'autunno e poco prima che arrivi l'inverno inizia il raccolto, fino a febbraio.
E il suo raccolto è cosa assai complessa, e un giorno magari lo racconterò.

Quel che invece mi preme ora è mostrare il suo volto creativo!
Come tutte le lattughe e le cicorie svela nel suo gambo la magica sorpresa di un fiore.
Le famose rose nell'insalata di munariana ispirazione.
Visto l'approssimarsi delle feste e dell'inverno ho proposto uno spaciugo pittorico tutto bianco ai miei bimbi e io ne ho approfittato per stampare un po' di roselline.
Il soggetto forse è un po' insolito per Natale, ma il risultato è molto fine ed elegante.

Occorrente:
  • dei gambi di radicchio
  • tempera, o acrilico, o colori a dita, di colore bianco in questo caso
  • cartoncini colorati, io ho optato per i natalizi verde e rosso e un invernale grigio
  • ciotoline e pennelli





Procedimento:

Versate un po' di colore nelle ciotoline e intingete i gambi, che utilizzerete come timbrini.
potete anche spalmare il colore sul gambo con un pennello.
Ovviamente in base all'età dei bimbi non aspettatevi chissà che fiori ben definiti...loro lasciate che tirino fuori una tormenta di neve da quel radicchio, se così gli garba!
Voi invece dilettatevi nello stampare fogli, ma volendo anche stoffa, basta usare i colori adatti, ed avrete un tessuto floreale di grande e raffinata eleganza...perfetto per una shopper con cui andare dal vostro ortolano di fiducia.
Oppure con il cartoncino così stampato potrete ricavare dei biglietti di auguri.
O ancora ritagliare i singoli fiori e unirli con un filo per ottenere una ghirlanda, per addobbare la casa per le feste ma che potrete poi tenere anche per tutto l'inverno.
E se avete in programma un matrimonio all'insegna del DIY...beh, io queste roselline bianche le troverei perfette su degli inviti, o sui segnaposti a tavola.




Noi le abbiamo usate per un improvvisatissimo calendario dell'avvento.
Di solito non lo faccio mai, ne ho uno molto grazioso, di stoffa e panno con una stellina di legno da spostare di casella in casella giorno dopo giorno, che mi ha regalato la mia mamma anni fa.
Ma l'albero delle stagioni in cameretta dei bimbi reclamava il suo restyling e non essendo ancora tecnicamente inverno avevo in mente di donargli una veste natalizia.
Et voilà, l'albero delle stagioni è diventato in un colpo solo albero di Natale e calendario dell'avvento!



Ogni mattina, a turno, i bimbi attaccano una palla-rosellina a quest'insolito albero,che fiorisce sempre più.
Resterà così per tutte le feste, poi si vestirà di neve e gelo...brrrrr!










5 commenti:

  1. Vado matta per il radicchio tardivo!!Peccato che qui a Trieste sia sempre come stare ai confini del mondo e se ne trovi sempre poco a prezzi astronomici...pur non essendo poi così lontani!!
    Amo moltissimo questo suo lato creativo,che tu hai magistralmente saputo cogliere...bravissima,come sempre!!!!!
    :-*

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    1. e sì, costa parecchio anche qui, nonostante sia un prodotto tipico e locale.
      gran parte del costo è data proprio dalla complessità della sua coltivazione, come accennavo, una volta raccolto passa nelle mani dell'uomo varie vote prima di finire sulla tavola.
      c'è una prima scrematura delle foglie esterne, poi viene messo a sbiancare in serre buie e con i gambi in ammollo, poi si diradano di nuovo le foglie esterne fino a raggiungere il cuore, poi la pulizia del gambo...insomma un mucchio di lavoro e tempi lunghi, soprattutto se biologico, che non viene sbiancato naturalmente.
      pensa che i miei parenti di Roma mi hanno detto che lì l'hanno trovato addirittura a 23 euro al chilo...23EUROALCHILO...

      comunque è una prelibatezza, c'è poco da fare!

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  2. Bravi!!! Una delle piccole, grandi idee di Munari che amo di più. Buon Avvento!

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  3. Shaula guarda ho provato a farle :)))
    http://foodita.wordpress.com/2013/12/13/pollo-e-sapori-orientali/

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